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Май
2024

Cancellò i documenti dopo aver rassegnato le dimissioni: condanna confermata per un ex dipendente di Danieli

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La Corte d’Appello di Trieste, presieduta dal giudice Monica Biasutti, ha confermato la condanna a tre mesi e dieci giorni dell’ingegnere Adalberto Miani, cinquantunenne di Tavagnacco, accusato di «accesso abusivo al proprio sistema informatico» e un «danneggiamento di informazioni, dati e programmi informatici» per aver trasferito decine di migliaia di file contenenti progetti, elenchi clienti e schede tecniche nell’imminenza del suo addio alla Danieli Automation di Buttrio.

Era stata proprio l’azienda – costituitasi parte civile in entrambi i gradi di giudizio con l’avvocato Maurizio Miculan – a segnalare il comportamento sospetto dell’allora dipendente, che dopo aver presentato le dimissioni era stato assunto da un’azienda di Tarcento che opera nello stesso settore della Danieli Automation.

Per la difesa, rappresentata in appello dall’avvocato Laura Asti di Bologna, Miani aveva effettuato un’operazione assolutamente normale in vista del proprio trasferimento a un’altra azienda, effettuata a suo dire per garantire il passaggio di funzioni con i colleghi che gli sarebbero subentrati nelle mansioni e per cancellare file che non avevano più alcuna utilità.

L’accusa ha invece evidenziato l’incompatibilità di quelle azioni con le esigenze di servizio, evidenziando nell’ambito delle indagini della Direzione distrettuale antimafia di Trieste (competente per materia) il trasferimento di decine di migliaia di file, avvenuti durante accessi massivi ai pc aziendali registrati nei giorni immediatamente precedenti alle dimissioni dell’ingegnere di Tavagnacco.

I documenti trasferiti erano, secondo la ricostruzione, file di estremo interesse, anche coperti da segreto aziendale e direttamente legati al know how della Danieli automation.

Miani aveva comunicato la propria decisione a Danieli il 3 gennaio 2018 e se n’era andato il successivo 20 gennaio. Gli «accessi massivi e indebiti al server aziendale» erano scattati tra dicembre 2017 e gennaio 2018.