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Май
2024

Maestra picchiata a Ostia, il presidente dem: “Troppo clamore”. E il centrodestra insorge

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Vorrebbe tenere bassa la notizia, fare chiarezza ma lontano dai giornalisti perché Ostia non è Caivano. Dopo la violenta aggressione a una maestra, presa a schiaffoni nel cortile di scuola, da parte della mamma (appartenente al clan degli Spada) di un suo alunno, scoppia un caso nel caso: quello del presidente dem del municipio X […]

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Vorrebbe tenere bassa la notizia, fare chiarezza ma lontano dai giornalisti perché Ostia non è Caivano. Dopo la violenta aggressione a una maestra, presa a schiaffoni nel cortile di scuola, da parte della mamma (appartenente al clan degli Spada) di un suo alunno, scoppia un caso nel caso: quello del presidente dem del municipio X di Roma, Mario Falconi che, nel corso della seduta del consiglio ha invitato tutti a minimizzare. “Adesso perché questa violenza l’ha fatto una persona che si chiama Spada… Ma vi posso raccontare di molte mamme che hanno fatto violenze ben più gravi sugli insegnanti da un punto di vista psicologico”, ha detto Falconi.

Ostia, Falconi (Pd): abbassiamo i toni

”Mi ha chiamato la vicepreside e vanno rispettati, io voglio andare a sentirli, senza caciare, senza giornalisti – ha aggiunto ancora Falconi – Quindi voglio andare a sentire perché la prima cosa è rispettare il loro ruolo e anche le loro paure”. Ma la presa di posizione a dir poco ‘garantista’ non è piaciuta al centrodestra. E neppure a chi, cronisti in testa, conosce da vicino il mondo della criminalità di Ostia. La prima a polemizzare con la “timidezza” del ‘sindaco’ di Ostia è la consigliere leghista, Monica Picca che denuncia la “scandalosa omertà”.

La Lega: gravissimo minimizzare l’aggressione

La polemica si gonfia via via. A scendere in campo in tanti invitando a ‘tenere la schiena dritta’ contro la malavita. “Tentare di derubricare la vicenda della maestra che a Ostia è stata aggredita da una mamma, una componente della famiglia Spada, per aver rimproverato il figlio, invitando a tacere, è gravissimo. Noi, a differenza di altri, a partire dal presidente del Municipio X di Roma, non faremo finta di niente di fronte ad un episodio su cui anche la magistratura dovrà far luce, chiarendo se l’insegnante ha subito anche intimidazioni”. Così la parlamentare del Carroccio Simonetta Matone.

Gasparri: sinistra ipocrita e complice

Anche per Maurizio Gasparri l’atteggiamento di minimizzare la presenza del clan Spada a Ostia da parte presidente dell’esponente del Pd è “molto grave”. “La sinistra che ha sempre fatto polemiche e impartito lezioni a destra e manca si comporta in maniera ipocrita. Questa vicenda – continua il capogruppo di FI al Senato – dimostra l’ipocrisia della sinistra che è garantista quando gli conviene e forcaiola quando gli fa comodo. Crea allarmismi criminalizzando interi territori e, invece, quando dovrebbe dimostrare fermezza cerca di negare l’evidenza dei fatti”.

Trancassini: la risposta alla paura non è il silenzio

Da Fratelli d’Italia Paolo Trancassini non è meno tranchant. “Pensavo di non aver capito bene quanto da lui detto, ma purtroppo è quello che ha chiesto, io dico invece che la risposta alla paura non può essere l’omertà”. A intervenire anche il giornalista Daniele Piervincenzi, colpito con una testata da Roberto Spada nel corso di un’intervista. ”Conosco il presidente del X Municipio Falconi e ogni volta che torno a Ostia e ci incrociamo minimizza sempre. Dice che a Ostia si respira un’altra aria però poi le cronache quotidiane lo smentiscono regolarmente. ‘Sappiamo che a piazza Gasparri c’è una nuova piazza di spaccio h24, che è riconducibile sempre al clan Spada.  Poi leggiamo delle violenze davanti alla scuola Amendola. La situazione a Ostia è tutt’altro che rosea, è molto diversa rispetto a quella che dipinge il presidente del X Municipio”.

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