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Май
2024

Basquiat, Haring, Banksy: a Caorle arriva la street art internazionale

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Basquiat, Haring, Banksy: a Caorle arriva la street art internazionale

foto da Quotidiani locali

L'Amministrazione Comunale di Caorle, in collaborazione con l'agenzia MV Arte di Vicenza, presenta la mostra “Basquiat, Haring, Banksy: the international and mysterious world of Street Art” che si terrà presso il Centro Culturale A. Bafile dal 10 maggio al primo di settembre 2024.

La mostra, curata da Matteo Vanzan, racconterà l'evoluzione di un linguaggio che, come un fiume carsico, appare e scompare lasciando tracce inequivocabili del suo passaggio sui muri di tutto il mondo.

Protagonisti del percorso espositivo saranno le opere di coloro che, dagli anni '70 ad oggi, sono considerati tra i principali portavoce di un'espressione internazionale che ha unito intere generazioni: Banksy, Jean-Michel Basquiat, Delta 2 e Arte di Frontiera, D*Face, Dolk, Stelios Faitakis, John Fekner, KayOne, Keith Haring, Logan Hicks, JR, Mike Giant, Mr. Brainwash, Nasty, Obey, Seen, Slog 175, Sten e Lex, Swoon, Taki 183, Vhils, Mr. Wany e molti altri ancora.

«Caorle si conferma meta turistica a forte vocazione culturale» commenta il Sindaco di Caorle, Marco Sarto «Anche nel 2024, la Città si è dedicata con particolare impegno a valorizzare la propria già ricca proposta culturale con manifestazioni ed eventi di assoluta rilevanza».

«La mostra» spiega Matteo Vanzan, direttore artistico di MV Arte e curatore dell'esposizione «è strutturata per essere un'indagine scientifica, oltre che artistica, sul fenomeno generazionale della Street Art, partendo dalla nascita del graffitismo nella New York di fine anni sessanta per arrivare fino ai nuovi protagonisti contemporanei. Vogliamo porre al visitatore una serie di interrogativi che parlano di una sottocultura indomabile, affascinante, misteriosa e per molti versi ancora avvolta nel mistero che, all'improvviso, emerse dall'underground per riversarsi nei canali mainstream grazie ad alcuni protagonisti: Basquiat, Haring e Banksy. Questi artisti rappresentano solamente la punta di un iceberg ben più profondo: un mondo fatto di attitudine, regole non scritte e codici interni svolti in non luoghi come le metropolitane o i muri del mondo per un'arte senza confini che si estende in ogni angolo del pianeta e che raccoglie le voci di un'umanità in continua urgenza espressiva».