I cinque migliori momenti di Camila Giorgi-
La notizia tennistica più triste e inattesa di mercoledì otto maggio, più ancora della pioggia battente sugli Internazionali BNL d’Italia o del forfait di Matteo Berrettini, è stato indubbiamente il ritiro dal tennis giocato di Camila Giorgi. Un fulmine a ciel sereno, un (non) annuncio piovuto dal mondo social. E non – beninteso – con un lungo post emozionale emozionale da parte di Camila. Tutt’altro!
In pieno stile Giorgi, nel silenzio e nell’indifferenza più totale, la marchigiana ha scelto il modo più giorgiesco per dire addio al tennis: non salutando nessuno. Qualcuno ha infatti notato che sul sito dell’ITIA – l’International Tennis Integrity Agency, l’organizzazione che, tra le altre cose, tiene conto dei tennisti ritirati – figurava appunto il nome di Camila, apparso in cima alla lista dei tennisti ritirati, elenco che comprende tra gli altri anche Steve Johnson, Misaki Doi e John Isner (solo per citare gli ultimi).
Nell’attesa (probabilmente vana) di un annuncio ufficiale, il tennis saluta una giocatrice che avrebbe potuto fare e dare molto di più. Ma in fondo, forse, a Camila è sempre andata bene così.
Quattro titoli in carriera, tra cui l’indimenticabile WTA1000 a Montréal, un best ranking di n°26 e tanti momenti iconici regalati agli appassionati, come la creazione del brand di moda Giomila, perché “vestire i completini disegnati da mia mamma non ha il valore di un contratto Nike”. Senza alcuna pretesa di esaustività né seguendo un ordine particolare, abbiamo selezionato cinque passaggi singolari della carriera di Camila Giorgi. Ma se cercate la serietà, il nostro consiglio è di non proseguire oltre.
1) Camila Giorgi e il memorabile: “I don’t follow tennis, woman tennis”
Uno degli aspetti più divertenti di Camila Giorgi (o deprimenti, dipende dai punti di vista) erano senza dubbio le sue conferenze stampa. Momenti a tratti surreali, spesso caratterizzati da risposte monosillabiche, interpretate in maniera diversa o totalmente sconnesse dalla realtà.
La 32enne di Macerata non ha certamente mai avuto paura di essere troppo sincera. Alla vigilia di una delle partita più importanti della sua carriera, il suo primo (e unico) quarto di finale Slam in carriera, viene chiesto a Camila un parere sulla sua prossima avversaria: Serena Williams. Non proprio una qualunque insomma.
Un giornalista domanda a Giorgi un parere sulla statunitense e lei, come se niente fosse, risponde:
“I dont’t follow tennis, woman tennis. And I don’t follow tennis“. Tradotto: non seguo il tennis femminile. Anzi, non seguo proprio il tennis in generale (e proprio in occasione di un’altra partita contro Venus, nel 2015, alla domanda “che cosa ricordi di lei?” rispose “non ho mai seguito il tennis femminile”). La dichiarazione è stata poi edulcorata dai soliti “spero di giocare una grande partita”, “penserò a giocare il mio tennis”, ecc. Ma quei 6/7 secondi rimarranno per sempre storici.
Non solo i giornalisti, Giorgi sorprenderà anche Serena, partendo fortissimo e vincendo il primo set, prima però di subire la rimonta della statunitense. La più giovane delle sorelle Williams trionferà 3-6 6-3 6-4, ma ciò che rimarrà per sempre nella mente dei tifosi sarà quell’iconica conferenza stampa pre partita.
2) Ancora una Williams nel destino, ma questa volta è Venus
Restiamo sull’erba, ma da Wimbledon ci spostiamo a Birmingham. Cinque anni dopo, nel 2023, al primo turno si sfidano Camila Giorgi e Venus Williams. A 43 anni, la statunitense resiste ai problemi fisici e ad oltre tre ore e un quarto di battaglia, finendo per imporsi per 7-6 4-6 7-6 e vincere la partita più lunga della sua carriera. Per la Venere Nera è la prima vittoria contro una top50 dal 2019!
Un match in cui succede di tutto: tra sguardi terrificanti ed esultanze poco accorte, Venus non sembra certo prendere in simpatia Camila, che nel primo set si lascia andare ad un (per lei decisamente inusuale) urlo liberatorio subito dopo che la sua avversaria era caduta a terra. La statunitense disputerà il resto dell’incontro con il ginocchio destro fasciato, giocando praticamente da ferma, ma in un modo o nell’altro riuscirà a portarla a casa.
“Per come ha giocato oggi, sono davvero stupita che Camila non sia la n°1 al mondo!” – dirà Venus a fine partita, forse con sottile ironia. Poco più tardi, per via di quella esultanza, arriveranno poi pesanti critiche da Rennae Stubbs e Martina Navratilova all’indirizzo di Giorgi. “Le sta bene aver perso, Venus le ha suonato il c***!” – dirà senza mezzi termini l’ex n°1 del mondo.