Gorizia dà l’addio a Igino Corubolo: sventò una rapina alle poste
GORIZIA Dipendente pubblico e appassionato di musica: è scomparso all’età di 92 anni Igino Corubolo, padre di Mario, ex presidente dell’Unione ginnastica Goriziana.
Autentico goriziano, Corubolo aveva frequentato il liceo scientifico “Duca degli Abruzzi” ottenendo a pieni voti la maturità. Successivamente, vincendo un concorso indetto dall’Amministrazione Postale, veniva assunto a pieno titolo.
Inizialmente era stato trasferito in tutti gli Uffici postali della provincia per poi soffermarsi per un lungo periodo negli Uffici di Monfalcone. In un secondo momento si sono succeduti altri trasferimenti che lo hanno visto dirigere gli Uffici di Trieste, Pontebba e Cortina d’Ampezzo per ritornare poi a Gorizia dove aveva passato gli ultimi anni della sua lunga carriera nella sede centrale di corso Verdi.
Igino aveva acquisito, tra l’altro, una profonda conoscenza dei nuovi sistemi informatici di cui si stava adottando l’amministrazione. Con la sua competenza e provata professionalità è stato l’artefice, in seno alla gestione contabile, del passaggio dall’era meccanografica a quella informatica. Un compito, il suo, delicato e pieno di responsabilità intento a spiegare al personale le nuove procedure che gradatamente dovevano venir applicate. Igino viene ricordato come «una persona piena di equilibrio che trovava sempre le più confacenti ed idonee soluzioni alle problematiche che potevano presentarsi».
A conferma di ciò, quando dirigeva l’ufficio di Trieste, a fronte di una rapina che si era verificata, era riuscito con la sua ragionevolezza e diplomazia a salvare il bottino togliendolo dalle mani dei rapinatori. Per questo fatto, oltre l’encomio solenne, aveva ricevuto l’onorificenza della nomina a Cavaliere della Repubblica.
Una volta in quiescenza, Igino aveva potuto dedicarsi alla sua passione di sempre che è stata quella della musica. Per una lunga stagione ha anche rivestito la carica di consigliere dell’Associazione musicale “Rodolfo Lipizer”.
I suoi momenti liberi li dedicava totalmente alla famiglia trasferendo tutto il suo affetto ed amore alla moglie ed ai figli. Igino e la sua amata consorte Vittoria Pirolo avevano festeggiato assieme 65 anni di matrimonio. In gioventù, Igino aveva abbracciato la passione del baseball.
Ora, tutti coloro che l’hanno conosciuto e stimato si recheranno a dargli l’ultimo saluto nel ricordo «di un uomo buono e generoso che ha contrassegnato la sua quotidianità col suo esempio, la sua profonda rettitudine e con la pienezza delle sue più nobili idealità di valori».
Lascia la consorte Vittoria, i figli Mario e Antonio, ambedue stimati avvocati del foro goriziano, ed i nipoti Paolo e Carlo. Il funerale sarà celebrato mercoledì alle 11 nella parrocchiale di Sant’Anna partendo dall’ospedale di via Fatebenefratelli. —
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