Angelo Binaghi ammette: “La telefonata di Sinner è stata una coltellata a freddo!”
Grande attesa c’era per la conferenza stampa di Jannik Sinner al Foro italico di Roma. Davanti ai microfoni, Sinner non ha nascosto amarezza e tristezza per la mancata partecipazione a un torneo che era per lui l’appuntamento più speciale dell’anno.
Sfortunatamente, il problema all’anca non gliel’ha permesso. Non è entrato nel dettaglio della sua criticità fisica l’altoatesino, ma dalle sue parole si è compreso che la cosa non sia di poco conto e serviranno settimane per recuperare al 100%. Presente a questa conferenza anche il presidente della FITP, Angelo Binaghi, che ha esordio con sincerità.
“In uno sport come il nostro, la Federazione che rappresenta tutti i volontari deve avere il compito di stare vicino ai nostri campioni soprattutto nei momenti di difficoltà. Credo che sia questo il nostro vero compito, e questo indiscutibilmente per noi e Jannik è un momento di difficoltà. La telefonata di Jannik di ieri è stata una coltellata a freddo, speravo che il pericolo fosse scampato dopo la vittoria contro Khachanov a Madrid“, ha dichiarato Binaghi.
“Ero in riunione, ho visto che mi aveva chiamato e non avevo la forza di richiamarlo. Ho preso coraggio dopo mezz’ora e purtroppo era come temevo. Questa avrebbe dovuto essere la sua festa. Era la prima volta dopo 47 anni che un italiano sarebbe stato il vero favorito per vincere il torneo. Credo comunque che sia stata la scelta giusta, merito del suo staff che è il migliore possibile. Come già ho detto a Bologna l’obiettivo suo e del tennis italiano deve essere di medio termine, non vincere un girone di Davis o un torneo seppur importante come gli Internazionali BNL d’Italia. Dalle sconfitte si deve imparare, da momenti come questo si devono trovare le forze per ripartire. E con Jannik ripartiremo più forti di prima“, ha concluso il n.1 della Federazione.