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Май
2024

Pronto soccorso oculistico, urgenze trasferite in ambulanza al San Matteo

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VOGHERA. Il servizio di Oculista all’ospedale di Voghera accumula altri problemi. Dalle liste di attesa – che, come vedremo – sembrano peggiorare, alla cronica mancanza di personale. Al punto che, al pronto soccorso, dopo una certa ora, trasferiscono i pazienti al reparto più vicino o disponibile, di solito quello del policlinico San Matteo di Pavia.

E’ così, ormai, dal primo maggio scorso. A segnalarlo e a denunciarlo, con una mail inviata proprio ieri pomeriggio a tutti i dipendenti, è stato il segretario del sindacato di settore Fiasl, Roberto Gentile.

Tutto nasce da una comunicazione interna dell’Asst, a firma di Paolo Valentini, direttore medico del Presidio ospedaliero Oltrepo, diretta allo stesso San Matteo, all’Ast, alla direzione dell’Areu (che si occupa dei servizi di emergenza e urgenza): «In ordine alla contingente carenza della dotazione organica della S.C. Oculistica di Voghera, si comunica in via temporanea, la riorganizzazione delle attività con sospensione del servizio di Pronta Disponibilità a decorrere dalle ore 8.00 del giorno 1 maggio 2024. Nondimeno, è assicurata la prosecuzione dell’attività ambulatoriale e di sala operatoria, nonché il servizio di consulenza specialistica oculistica dalle ore 8.00 alle ore 16.00 dei giorni feriali. Per tutti i pazienti con patologia oculare a carattere di urgenza, autopresentati al Pronto Soccorso dell’Ospedale Civile di Voghera al di fuori dell’orario suindicato, sarà garantito il trasferimento presso la Fondazione Irccs Policlinico San Matteo di Pavia o presso altra struttura idonea alla gestione dell’urgenza secondo la fattispecie del caso. In ultimo, alla luce di quanto sopra, si chiede ad Areu di tenere conto della presente comunicazione ai fini della più idonea individuazione della sede di destinazione dei pazienti da prendere in carico».

L’emergenza personale

Insomma, dalle 4 del pomeriggio, niente pronto soccorso oculistico a Voghera. Con tutti i disagi (e i rischi) connessi. Di questo chiederà contezza la Fials all’Asst in un incontro che potrebbe già tenersi nei prossimi giorni. Ma nostre fonti interne dell’ospedale di Voghera ci confermano che anche l’orario di consulenza specialistica non rispetterebbe l’orario 8-16, ma si limiterebbero, dal lunedì al venerdì, dalle ore 8 alle 9/9-30 e 14 alle 15.30 con una riduzione (anche questa dovuta alla carenza di personale) dell’attività di sala operatoria, tenendo conto che il 13 maggio ci sarà un’uscita, per dimissioni, di un altro medico. Per non parlare, in questa situazione di vera emergenza, delle liste di attesa che, sempre secondo il sindacato Fiasl, sono ormai di circa un anno: in ogni caso, il primo appuntamento è nel 2025.

«Non è nostra intenzione ripeterci – sottolinea una nota sempre della Fials –, ma la costante carenza di specialisti e di personale di supporto qualificato, unitamente a politiche di governance che a distanza di breve tempo si sono rilevate non più sostenibili, minano seriamente l’efficacia e l’appropriatezza delle relative prestazioni nell’ambito del nostro territorio. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: aumento dei tempi di attesa per le visite oculistiche, che possono causare peggioramenti delle condizioni dei pazienti o maggiori difficoltà nel trattare patologie oculari che necessitano di intervento tempestivo, oltre a diseguaglianze nei territori del pavese per l’accesso ai servizi oculistici, con difficoltà più marcate nelle zone periferiche». «A fronte di una Asst che nella riorganizzazione delle attività presso l’Oculistica dell’Ospedale di Voghera dispone la sospensione “temporanea” del servizio di Pronta Disponibilità – conclude la nota –, imponendo, quindi, ai pazienti affetti da patologie più gravi e con carattere d’urgenza di rivolgersi presso il San Matteo o altre strutture sanitarie, dall’altra attenzioniamo una realtà alquanto preoccupante sul versante dell’Ospedale San Matteo, ove, da informazioni acquisite, sembra prossimo il cambiamento/dimissioni del Direttore di Struttura».