Guerra e bavaglio: il governo Netanyahu ha deciso la chiusura immediata di Al-Jazeera in Israele
Il governo di Benjamin Netanyahu ha votato all’unanimità per chiudere le operazioni della rete televisiva del Qatar Al Jazeera in Israele, secondo una dichiarazione del governo.
La chiusura sarà immediata, Il voto del governo è arrivato dopo che il parlamento israeliano ha approvato una legge che consente la chiusura temporanea in Israele delle emittenti straniere considerate una minaccia alla sicurezza nazionale durante la guerra a Gaza.
Al Jazeera, che è stata ferocemente critica nei confronti dell’operazione militare israeliana a Gaza, ha precedentemente accusato Israele di prendere di mira sistematicamente i suoi uffici e il suo personale.
Nel 2022, la corrispondente di Al Jazeera Shireen Abu Akleh è stata uccisa dalle forze israeliane mentre faceva un servizio a Jenin, nella Cisgiordania occupata.
A gennaio, Al Jazeera ha accusato Israele dell’uccisione mirata di due suoi giornalisti a Gaza.
Israele si è spesso scontrato con Al Jazeera, che ha uffici nella Cisgiordania occupata e a Gaza. Funzionari israeliani hanno accusato la rete di pregiudizi anti-israeliani, un’accusa che la rete nega.
Con il divieto di ingresso a Gaza ai giornalisti stranieri, lo staff di Al Jazeera con sede nella Striscia di Gaza è stato tra i pochi reporter in grado di coprire la guerra sul campo. La rete ha promesso di persistere nel suo reporting con “audacia e professionalità”.
La mano dura di Israele
Il governo ha autorizzato il ministro delle Comunicazioni Shlomo Karhi a ordinare la cessazione delle trasmissioni del canale in Israele, in arabo e inglese; chiudere i propri uffici in Israele; confiscare le attrezzature utilizzate dal proprio personale, ad eccezione di telefoni e computer; e limitare l’accesso da Israele al sito web della rete.
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