Olimpiadi di inglese, studentessa del liceo Foscarini in corsa alla finalissima mondiale
Ha fatto delle lingue e dell’internazionalizzazione i propri fiori all’occhiello e, ogni anno, il liceo Marco Foscarini di Venezia raccoglie i risultati. Per la terza edizione consecutiva, la scuola può vantare la presenza di una propria studentessa in finale alle olimpiadi di inglese. Si tratta di Eva Pizzamano, residente a Mirano e iscritta alla terza liceo classico europeo. Grande la soddisfazione della sua insegnante di inglese, Laura Galante che, tra l’altro, è anche la coordinatrice scolastica della Hippo International English Olympiad - English Without Borders, una prestigiosa competizione internazionale aperta a tutti gli studenti non madrelingua dai 6 ai 19 anni.
«Un orgoglio vedere i successi dei propri studenti, e anche i loro miglioramenti perché Eva lo scorso anno era arrivata alle finali europee, quest’anno ha fatto un passo in più e andrà ai mondiali, ad Assisi, il prossimo settembre» spiega la docente, aggiungendo che oltre alla studentessa in finalissima, altri due liceali se la giocheranno alla competizione europea, che sarà a Jesolo dal 22 al 24 maggio. Si tratta del giovanissimo Andrea Lu, in seconda, che già lo scorso anno era arrivato alla finale mondiale, e Alberto Alexandre, in quarta.
Risultati brillanti, quest’anno come nelle edizioni precedenti delle olimpiadi che vedono la partecipazione di 90 mila studenti provenienti da tutto il mondo. Su quale sia la formula vincente che permette al liceo di ottenere queste performance, Galante non ha dubbi: «L’opportunità di essere a contatto con la lingua tutti i giorni, un’offerta didattica basata sull’internazionalizzazione, che passa dai corsi per le certificazioni europee, ma anche dai tanti scambi con l’estero, dai convegni e dalle varie iniziative».
Tra le strategie didattiche risultate particolarmente efficaci, per la prof, c’è sicuramente il Clil, l’acronimo di Content and Language Integrated Learning, un progetto che prevede l’insegnamento di contenuti in lingua straniera, per favorire sia l’acquisizione di contenuti disciplinari sia l’apprendimento della lingua. «Dalla prima i ragazzi fanno geografia o scienze in inglese, con il supporto di un docente madrelingua, dalla terza si aggiunge un’altra materia, solitamente storia o arte, in francese o tedesco, a seconda delle classi» precisa.
Soddisfatta anche la preside, Alessandra Artusi: «Ormai è una caratteristica della scuola, l'effetto della didattica delle lingue nel nostro convitto» conclude, sottolineando come al Foscarini si superi la programmazione tradizionale per proporre una serie di opportunità preziose per gli studenti.