Presi per ladri e pescatori abusivi i ricercatori che studiano il lago
Cascinette d’Ivrea
Ricercatori scientifici e ingegneri biologici scambiati per ladri e pescatori abusivi. Questo è quanto accaduto sulle rive del lago di Campagna, meglio conosciuto come lago di Cascinette. I biologi del Biologichè centrum, cecoslovacchi e italiani, erano intenti in attività di campionamento e monitoraggio della comunità ittica, contenimento della specie esotica silurus glanis (pesce siluro), all'interno della zona speciale di conservazione dei cinque laghi di Ivrea, nell'ottica del contenimento.
Il progetto, Life predator, supportato e finanziato da Città metropolitana, ha l'obiettivo di contrastare la diffusione e ulteriori introduzioni della specie di pesce siluro europeo, nel sud Europa, trattandosi di una specie aliena invasiva e contribuendo così all'applicazione del regolamento Ue sulle specie aliene presenti nei laghi del sud Europa.
Dunque, un progetto di rilevanza europea, messo in atto anche sul territorio canavesano, che ha visto però uno spiacevole e ridicolo episodio: i ricercatori insultati in quanto chi li ha visti li ha scambiati per ladri di pesci intenti a depredare la fauna ittica del lago di Cascinette.
Gli addetti ai lavori, con strumenti tecnici, all'avanguardia e di laboratorio con l'ausilio di un'imbarcazione, hanno trascorso diverse ore nel lago di Campagna per studiare le specie presenti e monitorandone il comportamento.
Il progetto, infatti, prevede interventi periodici durante i quali si analizzano i dati raccolti e si attuano i relativi interventi.
In questa fase si stanno testando diverse tecniche di cattura dei pesci siluro e contemporaneamente sono in corso attività di monitoraggio del loro comportamento attraverso i microchip con trasmettitore per tenere traccia di ciò che fanno durante le ventiquattro ore.
Infatti, questo intervento mira a scoprire il ciclo notturno e diurno della specie, i posti che scelgono in cui riposare, quelli in cui nutrirsi.
Oltre a tracciare il movimento, il microchip è utile per identificare, in modo univoco, il pesce che, con le successive catture, permette ai ricercatori di studiarne la velocità di crescita.
Diverse, dunque, le segnalazioni giunte in questi giorni all'amministrazione comunale per far sapere che "il lago era frequentato da ladri".
I ricercatori, giunti nella zona con mezzi su cui è indicato a chiare lettere il nome del centro di ricerche e con apparecchiature sofisticate, sono stati vittime di atteggiamenti aggressivi da parte di alcuni frequentatori del lago, non tutti cascinettesi, prima ancora di sapere chi fossero.
«Siamo contenti dell'iniziativa di Città metropolitana – ha detto il sindaco Davide Guarino – che mira a ridurre l'espandersi del pesce siluro che non dovrebbe essere presente nei nostri laghi».
Si parla di un progetto europeo, «di uno studio sul Parco dei cinque laghi, dove ci sono scienziati che si recano sul territorio, studiano la specie aliena, mettendo in atto tutte le pratiche necessarie per ridurre e contenere il loro proliferare». Tuttavia, «mi spiace – prosegue Guarino – che la fretta e la superficialità di giudizio abbiano scambiato degli scienziati-ricercatori, per bracconieri che rubavano le carpe».