Sull’impero di Bardolla non splende sempre il sole
In Italia, il monopolio pubblico della cosiddetta «educazione finanziaria», nata dopo i crac bancari per rieducare i truffati (anziché i banchieri), è detenuto dalla Banca d’Italia. Quello privato invece lo controlla Alfio Bardolla da Chiavenna, provincia di Sondrio. Un signore in maglioncino arancione (è il suo look di ordinanza) addirittura quotato in Borsa, capace di sbloccare i milioni di euro che avete dentro di voi con la sola forza del pensiero. A patto che abbiate voglia di imparare e che compriate i suoi corsi per salire i gradini della «consapevolezza finanziaria».
Bardolla, 52 anni, figlio di un capostazione e di una casalinga, è un simpatico ragioniere con la laurea in scienze bancarie e la parlantina sciolta. Ha appena richiamato oltre quattromila persone in un centro congresso di Rimini, che hanno speso (e spenderanno) centinaia di euro per imparare a mettersi in proprio e a «pensare da ricchi». Perché, come dice Alfio lo psicologo, vero animale da convention, per fare tanti soldi «il problema è solo acquisire la psicologia del ricco». Alfio il motivatore ci è riuscito partendo da zero. Il suo Alfio Bardolla Training Group (Abtg) fattura una ventina di milioni e si definisce «la prima azienda di finanza personale quotata in Borsa» (dal 2017). Insomma, «coach» Alfio è un’industria e anche di successo, nonostante qualche avventura sfortunata. I suoi slogan sono semplici e diretti. Eccone un campionario: «Il denaro è l’applauso silenzioso di un lavoro ben fatto»; «Siete voi che dovete usare le banche, non il contrario»; «Il risparmio va bene per non più di 6-24 mesi»; «I ricchi non sognano, pianificano»; «Tutti abbiamo bisogno di trovare dei mentori»; «L’Inps collasserà e non sarà in grado di pagarci le pensioni»; «Se credi ancora al posto fisso sei come i bambini che credono a Babbo Natale»; «Lo stipendio è soltanto un’illusione di sicurezza»; «La scuola non ti insegna a gestire le emozioni»; «La scuola non insegna come funziona il denaro perché la maggior parte degli insegnanti è povera»; «Se vuoi guidare una Ferrari non accettare lezioni da chi guida una 500».
Maestro Alfio ha cominciato con uno dei mestieri più antichi del mondo, ovvero vendere e comprare case, ramo aste giudiziarie. Ai fan, racconta sempre che ha lavorato sugli immobili «per valori che superano i 50 milioni». La sua grande abilità è stato però capire in anticipo il fenomeno del trading online.
I settori principali in cui opera Abtg sono il training nella finanza digitale, criptovalute comprese, l’arte di mettersi in proprio, le aste immobiliari, i corsi sul mercato delle case, la consulenza per chi è sovraindebitato e perfino una rete di prenotazioni per cure odontoiatriche. Nel bilancio del 2023, Bardolla spiega come fa i soldi per sé. La prima fase è l’acquisizione del cliente «tramite i canali web e social, la promozione offline e il passaparola». Poi procede «il lead viene assegnato a un commerciale e contattato per sondare l’interesse ad acquistare un prodotto». Terza fase è la «vendita della partecipazione all’evento WakeUp Call: il cliente, soddisfatto del primo acquisto, decide di partecipare al corso evento e acquista il biglietto». Gli ultimi raduni motivazionali costano tra i 400 e i 500 euro a persona e l’incasso supera i 2 milioni. Il quarto stadio prevede che il cliente capisca che deve assolutamente approfondire alcuni argomenti e che acquisti «uno o più corsi» su misura. Ma come vanno i suoi affari? Nel 2023, Abtg ha chiuso i conti con il fatturato in aumento del 23 per cento a 19,5 milioni e un utile netto di 496 mila euro, contro la perdita di 649 mila euro del 2022.
Negli anni precedenti, dopo il rosso di 1,2 milioni nel 2019, sono arrivati un milione di utili nel biennio 2020-2021. Insomma, si galleggia senza acuti. Certo, le aspettative del mercato erano migliori. A fine luglio del 2017 Bardolla ha quotato il gruppo con azioni collocate a 4,15 euro e con 5,8 milioni di «warrant» gratuiti - opzioni di acquisto su pacchetti di titoli - al 2027 per rendere l’offerta più allettante. Il titolo ha perso il 20 per cento in soli due giorni e al 22 aprile, a distanza di sette anni, passa di mano a 2,6 euro con una perdita del 37 per cento, mentre il warrant vale 0,21. Prima di fondare la sua azienda di formazione, Bardolla si era dato al commercio. Erano i primi anni Duemila e la sua American Coffee aprì una decina di caffetterie, che hanno sempre e solo macinato perdite. Nel 2018 ha chiuso tutto e ha ripianato i debiti conferendo azioni di Abtg. Non gli è andata meglio con le criptovalute, delle quali il guru Alfio diceva, a giugno nel 2020: «Quello che rende le criptomonete fantastiche è il loro andamento facile da prevedere sia nei momenti di salita che di discesa». E allora, il 23 febbraio del 2018, Bardolla lancia Skillchain, «la mia cripto da 13 milioni di euro». Per la nuova avventura, solo otto giorni prima, era andato in Svizzera per fondare da solo la Orange Capital Sagl a Paradiso, Lugano, con appena 20 mila franchi svizzeri, poco meno di 20 mila euro.
Il 2 novembre del 2020, la società delle cripto dell’imprenditore viene sciolta e messa in liquidazione. Il 25 gennaio 2023 viene cancellata d’ufficio dai registri elvetici. E già che siamo all’estero, va detto che Abtg ha una controllata in Spagna che sta tentando di replicare il successo italiano ma fatica assai, e ne ha una anche in Russia. Nell’ultimo bilancio si legge che «il gruppo ha investito circa 85 mila euro per lo sviluppo del mercato russo, completamente svalutati, e presenta crediti verso la partecipata russa per 101 mila svalutati al 50 per cento». Bardolla comunque in Italia sa perfettamente su che crinale muoversi: non raccoglie denaro, non indirizza apertamente su singoli investimenti, non si lancia in previsioni precise. E così, se un suo seguace si mette a fare trading online e perde 50 mila euro non potrà mai dare la colpa al guru in maglioncino arancione perché Bardolla non ti dice che titoli comprare, ma semmai ti insegna a controllare le emozioni e a non «vendere sui minimi». Eventuali insuccessi, dunque, non saranno mai imputabili al Maestro motivatore, ma all’allievo che non ha imparato bene o non ha studiato abbastanza. E quindi comprerà sempre nuovi corsi e sempre nuova consulenza da Bardolla.