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Май
2024

Play-off Triestina, l’ex Pillon e il brutto ricordo: «Quella gara sfortunata e strana, ma queste sfide si giocano per vincere»

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TRIESTE Si avvicina la data d’inizio dei play-off del girone e con essa le prime sfide in gara secca, dove chi giocherà in casa avrà il vantaggio dei due risultati su tre a disposizione (in caso di parità al termine dei 90 minuti, si qualifica la meglio classificata). È una tipologia di partita che riguarderà nel secondo turno anche la Triestina che attende il primo per sapere chi sarà il suo avversario.

PRECEDENTE. A questo proposito, c’è un sinistro precedente ancora stampato nella memoria dei tifosi alabardati. Era il maggio 2021, ancora in piena emergenza Covid. Nel primo turno dei play-off del girone. la Triestina doveva ospitare la Virtus Verona il 9 maggio, ma l’Asl di Verona costrinse la Lega Pro al rinvio per un focolaio in casa gialloblu. La partita si giocò domenica 16 maggio, con la Virtus che ancora rimaneggiata eliminò con un blitz l’Unione al Rocco grazie a un gol di Lonardi a pochi minuti dal termine.

ERRORI. Come non ripetere quegli errori? Come limitare le insidie di una partita del genere? A dare qualche prezioso consiglio non può che essere Bepi Pillon, il tecnico che all’epoca si trovava alla guida della squadra alabardata e che aveva ereditato la panchina da Gautieri.

ANOMALIE. La prima cosa che preme sottolineare al tecnico veneto, però, è che quel match subì tante anomalie che influenzarono l’esito finale. «Innanzitutto - spiega Pillon - come tutti ricorderanno quella partita fu rinviata e si giocò ben quindici giorni dopo la fine del campionato. Quell’attesa incise molto perché finimmo per consumare più energie ad aspettare la partita che a giocarla. L’altro aspetto fu lo stadio vuoto: si giocava a porte chiuse, proprio allo stadio Rocco dove il pubblico di solito è determinante e il tifo caloroso. In uno stadio così bello e così grande, non avevamo nessuno a incitarci».

BEFFA. Quanto alla partita, fu una di quelle gare dove tutto andò storto, come ricorda Pillon: «Fu una partita disgraziata, era il classico match da 0-0, ma su un nostro errore prendemmo un gol a tre minuti da fine e fummo eliminati. In precedenza avevamo cercato di vincerla, ma sbagliammo troppo e alla fine arrivò la beffa».

CONSIGLI. Alla luce di questa esperienza, ecco i consigli di Pillon per questo tipo di partite così particolari: «Innanzitutto bisogna entrare in campo per vincere, senza fare tanti calcoli. La cosa importante in queste gare però, anzi direi fondamentale, è che quando capita l’occasione bisogna sfruttarla. Si tratta di un aspetto troppo importante nell’economia della partita, perché se già parti con due risultati a favore, fare gol subito o per primi è molto favorevole a livello psicologico. Se invece si va avanti in parità, si resta in balìa dell’errore e nel finale subentra l’ansia, come capitò a noi».

MINA. Ma al di là di quello che sarà il debutto nei play-off dell’Unione, quanta strada potrà fare la Triestina in questi play-off? «Secondo me la Triestina è una mina vagante - afferma il tecnico veneto - nel senso che con l’apporto di un pubblico caloroso e uno stadio spettacolare che spingono a far risultato, anche i giocatori potrebbero raddoppiare le forze. E poi i giocatori ci sono, anche di esperienza. Ultimamente la squadra si è messa a posto, ha assorbito le idee del nuovo allenatore e ha fatto ottimi risultati, a parte la sconfitta con il Padova in una partita che però era praticamente senza valore. Credo che per chiunque sarà un problema affrontare la Triestina».

FAVORITE. Quanto alle favorite in questi play-off, oltre alle scontate Padova e Vicenza, Pillon avverte di stare molto attenti alle squadre del girone C: «Quello è un raggruppamento molto tosto, l’Avellino è forte, il Benevento anche, ma anche lo stesso Catania può dare fastidio. Quanto al girone B secondo me gli organici sono di minor livello, anche se la Torres può contare sul suo entusiasmo. In campionato comunque mi aspettavo di più dal Vicenza, mentre il Padova ha fatto il suo, ma ha trovato un Mantova con una marcia in più che ha giocato un ottimo calcio e ha vinto meritatamente».