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Май
2024

L'Esercito Italiano compie 163 anni ed è da rinnovare

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Tempo di elezioni europee ma anche di accordi importanti per rinnovare e rinforzare le Forze armate, argomento sul quale la guerra russo-ucraina ha letteralmente aperto gli occhi alla politica. Due giorni fa il ministro della Difesa Guido Crosetto era a Calvì, in Corsica, per incontrare nella base militare di Raffalli, l'omologo francese Sébastien Lecornu. La visita serviva per formalizzare la costituzione del Polo industriale terrestre europeo, un'organizzazione nella quale confluiranno le migliori aziende italiane e francesi del settore per poter unire le forze e affrontare i grandi investimenti in tema di mezzi militari terrestri per non subire l’evoluzione tecnologica da nazioni come la Cina. Per l'Italia, un modo per collaborare a programmi come lo Mgcs (Main Ground Combat System), ovvero il sistema carro armato di nuova generazione per il quale sia Berlino, sia Parigi, hanno dato il via libera alla partecipazione italiana. E' ormai evidente, stanti le dimostrazioni sul campo ucraino, che la componente terrestre europea sia la più tecnologicamente arretrata rispetto a Marina e Aviazione. Il ministro francese Lecornu ha anche dichiarato di aver dato il via all'acquisizione prioritaria di materiali e componenti per missili per difesa aerea Aster 30 realizzati da Mbda, che è anche italiana , azienda alla quale i ministri hanno chiesto “di accelerare le produzioni per garantire le prime consegne già dal 2024”. E chiedono anche a MBDA di intensificare gli sforzi per creare in Italia una seconda catena di montaggio del missile per aumentare le capacità di produzione. Nell'occasione, Crosetto ha rimarcato: “I protagonisti delle industrie della difesa devono capire che bisogna lavorare più velocemente e che da questo lavoro dipende il futuro del paese. Questa cosa non è ancora del tutto chiara”.

A due giorni dall'incontro di Calvì, durante la celebrazione per i a suonare la sveglia in occasione della festa per i 163 anni dell'Esercito, a sottolineare la necessità di modernizzare l'Esercito è stato anche il capo di Stato maggiore Carmine Masiello, che ai microfoni del Corriere ha dichiarato: “L'Esercito italiano va potenziato, dobbiamo fare in fretta. Servono più tecnologie e più soldati”. A fargli eco anche lo stesso Crosetto, che ha ribadito come la nazione non possa più permettersi un comparto militare nel quale l'età media dei sottufficiali è di oltre 49 anni e quello degli ufficiali di Marina e Aeronautica di 46. Il ministro ha puntualizzato: “Questo tipo di Forze armate nei prossimi anni probabilmente non potrà più permettersi un'età media così alta (...) dovrà cambiare la selezione, l'età media, il modo in cui trattiamo una parte del pubblico impiego in modo diverso da un altro. Fare il soldato, al quale viene chiesto di essere impegnato 24 ore al giorno, 365 giorni all'anno e di essere disposto ad andare ovunque nel mondo mettendo a rischio la propria vita, è diverso da un altro lavoro pubblico o privato. E questa specificità va riconosciuta”. Puntualizzando, Crosetto ha spiegato: “La sfida del cambiamento è la più difficile: il mondo è cambiato, l'Esercito deve adeguarsi. E' difficile ma la sfida non riguarda solo la Difesa, anche il Parlamento, le istituzioni e anche l'industria.”

Se guardiamo all'estero, negli Usa le età medie dei militari sono molto più basse: il 78% dei sottufficiali ha più di 40 anni, mentre il 20% circa è tra i 30 e i 39 anni, il restante 2% al di sotto dei 30. Tra gli ufficiali l'età media è 35 anni, con colonnelli promossi già a 39 anni. Tra le contromosse italiane per svecchiare il personale, l'Esercito ha appena aperto un bando per ufficiali a nomina diretta, cercando laureati in ingegneria, medicina, fisica e giurisprudenza.

Infine, stanti le parole di Macron sul “non poter ignorare” una richiesta ucraina per l'invio di truppe, una ricerca sui siti web francesi rivela che nelle forze armate francesi l'età media dei membri in servizio è di 32 anni. Quella media del reclutamento è 21 anni con una quota femminile del 15%, la percentuale maggiore tra le forze terrestri europee. L'età minima per arruolarsi (da volontari o mediante ferma) in Italia è allineata a quella della maggioranza delle nazioni della Nato, a 17 anni con il consenso dei genitori.

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