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Апрель
2024

Addio all’artista Luigi Rincicotti, le sue opere in oltre 250 mostre

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Mondo dell’arte in lutto. È morto l’artista Luigi Rincicotti, aveva 82 anni e risiedeva a Musestre di Roncade. Nato a Fano, nelle Marche, Rincicotti aveva frequentato la Scuola d’arte di Venezia ed era stato allievo del professore, poi preside e artista veneziano Sandro Pornaro. Fino all’età di 49 anni aveva insegnato arte in alcuni istituti superiori di Mestre e Venezia. Lasciata la scuola si era dedicato alla pittura a tempo pieno come “surrealista metafisico”.

Era innamorato della Marca e si era “rifugiato” nella campagna roncadese vicino a Ca’ Tron, in quella casa venivano a trovarlo in molti. La notizia della sua scomparsa nel giro di una mattinata si è sparsa velocemente vista anche la notorietà dell’artista. La famiglia è stata letteralmente sommersa dalle telefonate e dai messaggi di cordoglio. Il mondo della politica non lo ha dimenticato. A ricordarlo per primo un suo grande amico, l’ex assessore alla Cultura del Comune di Roncade, Giacomo Buldo: «Una persona molto colta, gentile, nei rapporti umani eccezionale e un validissimo artista riconosciuto a livello internazionale. Riusciva a instaurare con le persone una notevole empatia».

Anche l’ex sindaco di Roncade Ivano Sartor (1992-2004) aveva un rapporto non solo d’amicizia con l’artista marchigiano scomparso: «Ho tanti bei ricordi di lui. Abbiamo organizzato eventi e mostre e lo abbiamo insignito del Premio la “Roncola d’oro”. Quando è stata inaugurato il restauro dell’ex Filanda per farlo diventare luogo di uffici pubblici, nella sala consiliare c’è stata una mostra degli artisti roncadesi. Sono stato parecchie volte a casa sua, è uno dei principali artisti veneti del ’900. Uomo mite e dialogante, mai impositivo. Con sui si parlava con serenità».

Sartor ha concluso: «Come artista ha dato vita a uno stile elaborato da lui con figure simboliche con messaggi criptici che richiama molto gli aspetti onirici, il sogno, la fantasia. Uno stile personale che lo rende inconfondibile. In questo ultimo decennio causa malattia era uscito dalla luce dei riflettori. Ci lascia un segno profondo». Rincicotti lascia la figlia Lara e la moglie Donatella.

La sua è una carriera piena di successi: le sue opere sono state esposte in tutto il mondo per un totale di 250 mostre organizzate; nel 1966 vinse il primo premio alla Biennale di Venezia (Padiglione Venezia); nel 2004 il Senato della Repubblica gli attribuì il Premio Faber. Non potè partecipare causa una emorragia cerebrale nel 2012 all’inaugurazione del Museum of Contemporary Art (Moca Bangkok) dove furono esposte undici sue opere. Altre importanti mostre furono organizzate a Stoccolma e in Florida. A Palazzo dei Giacobini di Altomonte (Cosenza) e al Museo di Cingoli sono esposti i suoi quadri. Ha conseguito più di cinquanta premi nazionali e internazionali.