ru24.pro
World News in Italian
Апрель
2024

Pedemontana Veneta, Zanoni (Pd): si rischia un buco di miliardi. La Regione: attacco politico

0

«La Pedemontana accumulerà un debito di più di 8 miliardi di euro». È l’accusa del consigliere regionale del Pd Andrea Zanoni, candidato alle elezioni europee. Un attacco frontale alla grande infrastruttura realizzata tra le province di Treviso e Vicenza, la superstrada destinata a collegare l’A4 e l’A27.

Una scorciatoia capace di bypassare a nord il Passante di Mestre portando auto e camion da Vicenza a Portogruaro, Udine e Trieste (e viceversa) sfruttando anche l’A28.

L’opera deve essere ancora completata con l’innesto in A4 ma con l’assetto attuale, secondo il consigliere dem, «le entrate dei pedaggi (che arrivano direttamente nelle casse della Regione) non sarebbero minimamente sufficienti a colmare il gap per coprire le spese del canone».

I numeri

Zanoni parla carte alla mano, con i documenti ottenuti tramite un accesso agli atti in Regione. «Nel 2023 gli introiti sono stati di più di 63 milioni, poco oltre i 5 milioni di media al mese» sottolinea, «nei primi due mesi del 2024 i pedaggi della Spv sono di 6,9 milioni a gennaio e 6,2 a febbraio. Se questa tendenza si confermerà anche nei prossimi mesi» puntualizza, «l’introito annuo sarà di 80 milioni circa».

Pochissimo, sottolinea Zanoni, «tanto da creare un buco pesantissimo nei conti per i prossimi 39 anni. I numeri parlano chiaro: si prevede un canone annuo di 300 milioni pagato dalla Regione alla Sis, ma se dai pedaggi se ne incassano solo ottanta... chi mette gli altri 220 milioni?». Viste queste cifre, secondo il consigliere regionale, «il debito complessivo al termine dei 39 anni sarebbe superiore agli 8 miliardi di euro, che fa presagire nuovi tagli a sanità, sicurezza stradale e trasporto pubblico locale».

«No al canone unico»

Zanoni punta il dito contro l’assessora De Berti e la sua proposta di una tariffa unica su tutte le autostrade gestite dalla Regione: «Sarebbe un modo per diluire il buco della Pedemontana, invece di investire i soldi in sanità. In questi giorni, inoltre, è in atto il maldestro tentativo del ministro Salvini di prevedere una tariffa unica nazionale per le strade in concessione utile solo a trasferire il buco finanziario del Veneto nelle casse dello Stato, meno male che l’Autorità ha denunciato l’insostenibilità di questa operazione di Salvini per Zaia».

La Via del Mare

Inevitabile poi il collegamento con “Via del Mare”, altro project financing regionale (anch’esso affidato a Sis come la Pedemontana), per realizzare un’autostrada da Meolo-Roncade a Jesolo .

«Inquieta che ad aggiudicarsi il bando sia la stessa Sis che non è stata sanzionata per i ritardi in Pedemontana. E perché niente sanzioni? Altrimenti non avrebbe potuto aggiudicarsi l’appalto. La Via del Mare si basa su dei dati del 2007, non si possono fare valutazioni di impatto ambientale su documenti che hanno più di 5 anni».

E punge: «Un’altra opera pubblica, costruita con le risorse dei veneti, data a un privato».

«Il caso in Europa»

La proposta del consigliere regionale del Pd è quindi quella di riaprire il tavolo della trattativa con Sis: «Non si può continuare e spendere risorse pubbliche a causa della convenzione siglata dalla Regione con il privato per ottenere almeno il dimezzamento del canone di gestione».

E qui il nodo Europee: «Se sarò eletto porterò la questione sui tavoli della Commissione europea perché qui si tratta anche di violazione del diritto europeo».

La replica della Regione: attacco tutto politico

Immediata la replica della Regione. E non poteva essere altrimenti, perché l’affondo del consigliere regionale Zanoni è arrivato nei giorni in cui a Venezia si sta organizzando l’ennesima inaugurazione della Superstrada, ma stavolta quella che dovrebbe essere conclusiva: il raccordo con l’A4.

Di qui la replica, arrivata quasi in presa diretta. «Sulla Pedemontana si stanno dando numeri parziali, non considerando che l’opera non è ancora collegata con l’Autostrada A4, una delle più congestionate d’Italia. Il consigliere regionale Andrea Zanoni, in piena corsa elettorale per un posto a Bruxelles con il Partito Democratico, agita numeri che allo stato attuale hanno un senso alquanto limitato» incalza la Regione in una nota.

E prosegue: «La Superstrada Pedemontana Veneta, opera progettata a partire dagli anni ’90 e il cui iter è iniziato nel corso degli anni 2000, dopo un importante sforzo della Regione Veneto, è stata aperta al traffico con vari lotti a partire dal 2019 e fino al 2023, in relazione all’avanzamento dei lavori e alla conseguente possibilità di mettere in esercizio l’infrastruttura a beneficio dei territori attraversati. Ma è tutt’altro che conclusa».

Si citano gli ultimi tagli del nastro per l’interconnessione con la A27 a Spresiano (6 aprile 2023), e per il tratto compreso fra il casello di Malo e il casello di Montecchio Maggiore sud (29 dicembre 2023).

E si puntualizza: «I volumi di traffico fra il 2019 ed il 2023 sono progressivamente cresciuti: le valutazioni complessive potranno essere condotte solo a valle della apertura della interconnessione con la A4, prevista per il prossimo 3 maggio. Anche altre importanti opere, come il Passante di Mestre, avevano ricevuto analoghe critiche da parte di ‘cassandre’ che non le reputavano funzionali, denigrandone l’utilità: oggi Zanoni attacca la Pedemontana, fra alcuni anni una volta a regime sarà più evidente l’utilità di dell’opera fortemente richiesta dal territorio e in grado di alleggerire il traffico dall’A4 e dare risposte anche in termini di sicurezza».

I flussi di traffico

Riguardo i flussi di traffico, la Regione sostiene siano «in forte crescita: a fronte dei circa 8.900 transiti del gennaio 2023 e dai circa 11.750 transiti (sempre in termini di traffico giornaliero medio ) del mese di gennaio, si è passati a marzo a circa 14.150 transiti, con un aumento negli ultimi due mesi di oltre il 20% del traffico; se rapportato ai mezzi pesanti tale incremento è stato del 26,8%. Nel mese di aprile si sta assistendo ad un ulteriore incremento dei traffici rispetto a marzo di un ulteriore 8%. Con la connessione all’A4, nei mesi a venire, si potranno già vedere le reali potenzialità della Pedemontana».

Nuova campagna pubblicitaria

Per spingere le auto e mezzi pesanti in Pedemontana, la Regione ha recentemente deliberato anche un’inusuale campagna pubblicitaria di lancio dell’infrastruttura stradale «fortemente richiesta». È affidata a Shado, l’agenzia di comunicazione di H-Farm; un incarico da 46mila euro.

Il mandato dell’ente comprende diverse azioni: un’analisi preliminare per individuare il target degli utenti della nuova arteria stradale; la creazione di un brand Pedemontana, cioè un marchio ben riconoscibili; infine lo sviluppo della campagna informativa vera e propria.