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Апрель
2024

Bressana, le carte restano coperte ma quattro liste puntano alle elezioni

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BRESSANA BOTTARONE. Potrebbero essere addirittura quattro, come già capitò nel 2019, le liste in corsa alle prossime elezioni comunali di Bressana Bottarone. A un mese e mezzo dal voto e a poco più di due settimane dalla presentazione ufficiale dei candidati (sabato 11 maggio è la scadenza), il paese di 3.500 abitanti è più che mai diviso dalla probabile, ma non ancora confermata, uscita di scena dell’attuale sindaco Giorgio Fasani. Il primo cittadino, dicono le voci di corridoio, non avrebbe più intenzione di indossare la fascia tricolore, ma dopo solo un mandato sarebbe pronto a cederla a un sostituto che graviti nella sua attuale maggioranza o nelle immediate vicinanze. Una prima lista civica, quindi, raccoglierebbe l’eredità di questi ultimi cinque anni: si chiamerà “Ascoltare Bressana” (il nome, per ora, è l’unica cosa certa) e intende portare avanti il lavoro svolto dall’attuale amministrazione. Il ruolo di candidato sindaco, se Fasani si è davvero sfilato dalla prima fila, potrebbe passare al suo vice, Valentino Milanesi.

Di contro, a quanto riportano i pettegolezzi paesani, anche le minoranze si starebbero organizzando con una loro proposta. Anche in questo caso non c’è ancora il nome del candidato, ma chiunque sia potrebbe essere legato in particolare all’ex sindaca Maria Teresa Torretta, che nel 2019 non venne riconfermata per il secondo mandato, ottenendo il 23,93% dei voti contro il 37,86% di Fasani.

All’interno di questa seconda lista civica potrebbero convergere anche coloro che alla scorsa tornata elettorale sostennero il candidato sindaco Filippo Droschi, oggi consigliere di minoranza accanto, appunto, a Maria Teresa Torretta, che ottenne il 33,25% dei voti.

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Già ufficializzata, invece, la presenza in campo della “Lista dadaista” capitanata da Cristina Azzolini. Il gruppo, che sta comunque ancora raccogliendo le firme, si è presentato alla popolazione con un evento pubblico sabato scorso, e promuove una politica partecipativa che si ponga come un’esperienza di rottura rispetto a quelle precedenti: «Stanchi di questa situazione fossilizzata e stagnante dove è praticamente assente il dialogo tra amministrazione pubblica e cittadini - dicono -, ci siamo domandati che cosa potevamo fare per la comunità, per invogliare le persone a partecipare alla campagna elettorale del proprio comune».

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Quanto all’ultima lista, la più incerta di tutte, potrebbe vedere il ritorno in campo (o in prima persona, o dietro le quinte) dell’ex vicesindaco Bruno Moio, che rivestì il ruolo per un periodo durante il mandato di Torretta. Le indiscrezioni dovrebbero essere smentite o confermate nel giro di qualche giorno: tutte le compagini chiamate in causa stanno infatti definendo, insieme ai nomi, anche i programmi e le strategie di comunicazione, ma il termine ultimo per depositare le rispettive candidature è ormai dietro l’angolo. Serena Simula