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Апрель
2024

Ex stazione di Cortina, assegnato il cantiere da 230 milioni 

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Ex stazione di Cortina, assegnato il cantiere da 230 milioni 

foto da Quotidiani locali

Sarà il gruppo Renco, supportato dal pool Engineering di Mareno di Piave, a gestire il cantiere di riqualificazione dell’ex stazione ferroviaria, per conto del Comune di Cortina.

Si tratta della realizzazione e gestione, con «contratto di partenariato pubblico privato», dell’intervento di riqualificazione urbana in aree pubbliche nell’ambito dell’ex stazione ferroviaria, per conto del Comune di Cortina.

Il progetto

È un progetto del valore di 230.913.000 euro. I due soggetti sono stati gli unici a partecipare alla gara d’appalto che si è appena conclusa.

«Si tratta del progetto di rigenerazione urbana più importante della città», riconosce il sindaco Gianluca Lorenzi.

«Per le Olimpiadi vorremmo che fosse pronta almeno la caserma della polizia, specificatamente il Commissariato», aggiunge l’assessore Stefano Ghezze, «opera cui ci tiene anche la Prefettura».

Il gruppo Renco, da una parte, e il Pool d’ingegneria costituiscono una garanzia. Renco group Spa, di Pesaro, è una realtà internazionale nei settori dell’ingegneria, del general contracting e dello sviluppo di progetti.

Le principali attività di Renco comprendono servizi di consulenza, fornitura di personale tecnico e servizi di ingegneria e costruzione per le industrie dell’energia e del gas, nonché per il settore delle infrastrutture civili.

Renco è presente in oltre 20 Paesi del mondo e reinveste nei territori in cui lavora attraverso opere e servizi, creando un rapporto duraturo con le comunità locali.

Ha un fatturato che si avvicina al mezzo miliardo. Il progetto di riqualificazione risale ancora all’ottobre 2017. E fin da allora con una proposta di partenariato pubblico-privato insieme al Comune di Cortina.

Nel 2022, con l’insediamento della nuova giunta comunale, si è aperto un tavolo per una ridefinizione, comprendendo l’attività alberghiera, precedentemente annullata, contestualmente a quella commerciale.

L’area, la cui proprietà è di Corso Italia, si estende su 17. 500 metri quadri comprendenti 7 edifici (la stazione, degli edifici adibiti a magazzini e l’edificio skipass).

Il Pool di Mareno ha progettato la riqualificazione degli edifici esistenti e la costruzione di altri 5 edifici tra residenze private, un albergo e delle zone commerciali nonché la costruzione di 27. 000 metri quadri di parcheggi interrati, suddivisi in due piani.

La volumetria del nuovo costruito fuori terra ammonta a circa 18. 600 metri cubi commerciali.

C’è chi protesta

Massiccia la mobilitazione contro. È sceso in campo anche il Comitato Civico Cortina.

È in atto un ricorso al Tar, per evitare – come dicono i contrari– la svendita di un patrimonio pubblico così rilevante a privati.

Da Mareno, dove ha sede il Pool Engineering, non si è mai replicato, in questi mesi; ma adesso si osserva che il progetto al centro dell’affidamento «in verità evita la speculazione edilizia proprio nel cuore di Cortina».

«Non c’è dubbio che per la nostra comunità questa è l’opera più importante degli ultimi decenni», sottolinea l’assessore Ghezze, «il degrado totale del comparto della stazione era sotto gli occhi di tutti, residenti ed ospiti, da ormai troppi anni. L’iter è stato lungo e complesso. Priorità assolutamente per la nostra Amministrazione, è la realizzazione del nuovo Commissariato. E già da domani ci porremmo al tavolo di lavoro con l’aggiudicatario e con i progettisti in modo da partire con la massima urgenza, in modo da arrivare in prossimità dell’evento olimpico almeno con la nuova sede della pubblica sicurezza».

Si andrà per stralci

Il cantiere procederà comunque a stralci. Renco ha la responsabilità per il 99% delle risorse in campo. Engineering per il restante 1%.

Le procedure prevedono adesso la sottoscrizione della convenzione con il Comune ampezzano e la definizione esecutiva del progetto. Ma, per affrettare i tempi quanto più possibile, è già stata inoltrata la richiesta di impostare cantiere per le opere cosiddette provvisionali.

L’impresa si augura di poter partire a cavallo tra la primavera e l’estate. Incognite? Non ce ne dovrebbero essere, a sentire Mareno di Piave. Pool Engineering ha in campo anche il partenariato pubblico privato del grande parcheggio da 780 posti macchina ai campi Apollonio, dell’impianto di arroccamento fino a Socrepes e del collegamento in galleria con la partenza della funivia al Faloria.

La speranza, in questo caso, è di partire entro l’anno con il cantiere dell’impianto di risalita e di almeno una parte del cantiere. “Agevola” l’iter la responsabilità del commissario, che invece non esiste per il cantiere all’ex stazione