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Апрель
2024

A Palestro nuove targhe nelle strade “coloniali”

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Nel quartiere cuore della Resistenza e medaglia d’oro, il 25 aprile lascia un segno dal forte valore simbolico: su iniziativa di Coalizione Civica – affiancata nell’occasione dalle associazioni del quartiere, dal Quadrato Meticcio a Palestro 30 e Lode – ci sono ora nuove targhe accanto a quelle della toponomastica ufficiale. In via Lago Ascianghi, via Tembien e via Amba Aradan – nomi che evocano le guerre coloniali del periodo fascista –sono stati scoperti, nel corso di una passeggiata “didattica” – cartelli che sottolineano come ciascuno di quei nomi sia da ricondurre a un “crimine di guerra fascista”. Così, peraltro, aveva deciso anche il consiglio comunale all’unanimità nel 2022, accogliendo una mozione promossa proprio da Coalizione Civica.

La scopertura delle nuove targhe è avvenuta nella mattinata del 25 aprile, dopo la commemorazione in piazza Caduti della Resistenza, dove ci sono stati anche momenti di musica e di lettura, nel corso di una passeggiata “decolonizzatrice” alla quale hanno partecipato centinaia di persone di tutte le età, presente anche Adriana Garro, nipote di quell’Attilio Galvani che fu ucciso in un agguato fascista a Ponte Molino il 10 agosto del 1944 e memoria storica (e orgogliosa) del quartiere, essendo nata peraltro nel rifugio antiaereo oggi in stato di abbandono, proprio alla vigilia del primo bombardamento.

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La passeggiata è stata anche un’occasione per riaffermare la volontà di resistere del quartiere, oggi parzialmente svuotato dall’Ater, che più di due anni fa ha trasferito decine di residenti per far partire lavori di riqualificazione delle palazzine mai cominciati. Sotto quegli edifici in stato di abbandono le associazioni del quartiere hanno affisso striscioni nei quali si legge “Palestro resiste contro l’abbandono”. Il tour si è concluso davanti al rifugio antiaereo, anch’esso abbandonato, nonostante ripetuti appelli a una sua valorizzazione lanciati dalle associazioni.

La giornata ha avuto un seguito nel campo sportivo di via Dottesio dove il Quadrato Meticcio ha organizzato tornei di calcio a 5 e di basket, coinvolgendo anche tanti immigrati ospiti dei centri di accoglienza della città, e un pranzo collettivo con centinaia di persone. La giornata si è conclusa con una passeggiata antifascista verso il centro città.