Libertà di opinione per Scurati, ma non per Incoronata Boccia
Il tema del giorno, anzi, da due giorni, è di fatto la libertà di opinione. Al centro di tutto il famoso Stop della Rai al monologo di Scurati sul 25 aprile.
Al netto del fatto che la censura o divieto ha dato al suo testo una cassa di risonanza che nemmeno nelle più rosee previsioni avrebbe ottenuto presenziando nel programma della Bortone resta il concetto di fondo: vietare l’espressione di una opinione è sbagliato. Libertà significa poter dire quello che si pare; unico limite resta l’educazione ed il rispetto verso gli altri. Scurati da scrittore affermato quale è siamo sicuri (come poi si evince dal testo) non ha offeso ed insultato nessuno, non c’era quindi ragione di fermarlo.
Perché libertà di opinione ed espressione non varia a seconda del fatto che io la condivida o meno. Questo non è un fattore o un criterio. W quindi tutte le opinioni. Poi ognuno di noi accetta se ascoltare o leggere il monologo di Scurati, accetta se condividerla o se invece avere un parere opposto; è la seconda parte della libertà di opinione.
Da due giorni giornali (di sinistra) commentatori e politici (sempre di sinistra, i vari Saviano, Fazio e compagnia) hanno tirato fuori l’ascia di guerra ed attaccato il governo, la Rai ed il Regime che mette il bavaglio a Scurati..
La cosa strana è che, poco più in basso, nelle prime pagine o poco dopo nei telegiornali, gli stessi paladini della Libertà se la prendono, in maniera pesante contro una persona e la sua opinione: stiamo parlando di una dei vice direttori del Tg1, Incoronata Boccia, finita nella gogna mediatica e social per aver detto: «L’aborto è un delitto, non un diritto». Apriti cielo.
Ovunque trovate commenti anche pesanti, spesso da donne ad una donna ma fanno sorridere anche i dettagli. Di Boccia infatti viene ripercorso tutti il curriculum vitae spiegando per bene che sia «in quota Fratelli d’Italia», tanto per dargli (in silenzio) della pericolosa fascista, per connotarne il perimetro di pensiero.
Quindi siamo un passo oltre a Scurati, siamo alla critica dell’opinione stessa, con buona pace della libertà. Se la pensi come me, è da sempre un mantra di sinistra, hai tutti i diritti e guai a chi me li tocca. Se invece l’opinione è diversa dalla mia ecco che posso attaccarti, anche in maniera offensiva.
Il solito doppio-pesismo va sempre sottolineato, anche quando non è nuovo, perché non è la prima volta e non sarà nemmeno l’ultima, siamo sicuri.
Ps. Tutti quelli che hanno attaccato Incoronata Boccia perché tacciono quando la stessa cosa, precisa precisa, la dice Papa Francesco? Perché non si attacca offendendo il Vaticano? Semplicemente perché non è di destra, non è «in quota Fratelli d’Italia», anzi, quando dice qualcosa sui migranti viene buono per colpire il governo e la Meloni. La morale è che la sinistra ha inventato un nuovo concetto di libertà: la libertà di uso di opinione.