“Non riuscivo mai a dire di ‘no’ al mio capo finché un giorno non sono svenuta durante una riunione, non ricordo niente”: il racconto sul Business Insider
Si chiama burnout ed è una condizione di stress cronico associata al contesto lavorativo. Può sfociare in depressione e problemi di salute. Oggi, per fortuna, se ne parla un po’ di più anche attraverso le testimonianze di chi ci è passato. Così è nel caso di Teresa che a BusinessInsider ha raccontato la sua esperienza. Le richieste del suo capo si sono accumulate giorno dopo e giorno e lei non è mai riuscita a dire di no fino a uno svenimento durante una riunione. “Teresa riesci ad organizzare la festa aziendale?”, ecco la richiesta del capo che è stata la famosa ‘ultima goccia’. Teresa sapeva di non avere tempo per portare a termine anche questo compito, eppure non è stata capace di dire di no. “Sono già occupata, sarebbe possibile trovare qualcun altro che lo faccia? Se non lo è, farò del mio meglio per organizzarmi”, la sua risposta. Niente da fare: il capo, in modo più perentorio, le disse di occuparsi del party.
Nel racconto che fa al BusinessInsider, Teresa ammette che avrebbe dovuto dire di no ma spiega: “Rimanevo gelata, immobilizzata dal terrore, la gola chiusa. Durante le riunioni avevo le palpitazioni a ogni intervento, mi ripetevo in maniera ossessiva tutto ciò che avevo detto per capire se fossero stupidaggini o meno, ho perso l’appetito, non riuscivo più a dormire la notte e sono dimagrita. Tutto è crollato durante una riunione. Mi ricordo il battito accelerato, poi ho perso un battito. Ho provato a scusarmi e allontanarmi, ma dopo due passi ho sentito il mio corpo dondolare e se non ci fosse stata una sedia lì vicino, sarei caduta a terra”. I suoi superiori le hanno chiesto come stesse e se avessero dovuto chiamare un’ambulanza, ma Teresa non ricordava nulla, solo di essere uscita dall’edificio in barella.
La diagnosi del dottore: ansia da burnout. Teresa per la cura si è affidata alla terapia: “Spesso ci si basa soltanto su soluzioni esterne come l’esercizio fisico o un programma regolare per il sonno e il riposo. Sicuramente tutto ciò promuove la cura di se stessi, ma spesso (e per me che ho sperimentato traumi infantili) il beneficio reale arriva quando ci si occupa dei propri bisogni più profondi. Grazie alla terapia ho realizzato che stavo rispondendo a delle figure autoritarie maschili come quando ero bambina e per questo non riuscivo a dire ‘no’ al mio capo, il che ha poi causato il burnout. Capire questo fenomeno ha cambiato tutto”.
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