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Апрель
2024

Marco Liorni a “L’eredità” elogia l’Oro della Patria del regime fascista: “Un gesto veramente patriottico”

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Sull’onda delle ferocissime polemiche per la “censura” del monologo di Antonio Scurati sull’antifascismo che avrebbe dovuto leggere a “Che sarà” da Serena Bortone, ecco che spunta un altro “caso” con al centro il tema del fascismo. Stavolta il protagonista della vicenda è Marco Liorni che durante una puntata del quiz, che ogni giorno segna ottimi ascolti, “L’Eredità” ha letto il quesito legato ad alcuni anni da indovinare: “I coniugi italiani consegnano alla patria le fedi nuziali, in cambio di anelli senza valore”.

La concorrente doveva indovinare l’anno di riferimento che era, appunto, il 1935. Proprio in quell’anno in Italia si promosse la cosiddetta campagna “Oro della patria” che obbligava il popolo italiano a donare oggetti di valore, ori e anche le proprie fedi nuziali per sostenere le le iniziative belliche di Benito Mussolini in Etiopia. In un giorno, solo a Roma, sono stati “donati” 250mila anelli. “Pensate, tantissime famiglie hanno compiuto questo gesto veramente patriottico, quello di donare la fede matrimoniale alla Patria con una ricevuta e un anello senza nessun valore”, sono le parole di Marco Liorni che hanno accompagnato la risposta giusta delle concorrente al quesito.

Si pone però, giustamente, il quesito se si possa definire patriottica una iniziativa che, di fatto, ha costretto diverse famiglie a sovvenzionare una guerra. Non certamente un gesto di iniziativa privata né di solidarietà spontanea, ma di pura propaganda fascista per giustificare – nel nome della Patria – un tentativo di finanziamento bellico sulla economie private degli italiani.

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