Superbike, Bautista impressiona sull’asciutto ad Assen. Razgatlioglu limita i danni, Bulega in difficoltà
Il terzo round del Mondiale Superbike 2024, andato in scena nell’ultimo fine settimana sul leggendario circuito TT di Assen, ha fornito delle indicazioni molto interessanti confermando il ritorno ai massimi livelli del campione in carica Alvaro Bautista e riducendo (se ci fossero ancora dei dubbi) con ogni probabilità a tre il numero dei pretendenti al titolo iridato.
Il veterano spagnolo della Ducati, che aveva già dimostrato a sprazzi un potenziale enorme a Barcellona vincendo gara-2, ha alzato ulteriormente l’asticella in Olanda facendo paura sull’asciutto (vedi la rimonta clamorosa per trionfare nella Superpole Race) e soprattutto dimostrandosi competitivo anche in condizioni meteo variabili e asfalto viscido.
In passato aveva evidenziato dei limiti su questo aspetto, mentre ad Assen abbiamo visto un pilota molto più sicuro e consapevole anche con gomme slick su pista umida. Le due gare lunghe (seppur con modalità diverse) sono state in parte condizionate dall’acqua, ma il due volte campione del mondo è riuscito a salire sempre sul podio subito alle spalle di Toprak Razgatlioglu con un terzo posto nella prima (in cui ha vinto a sorpresa il debuttante Nicholas Spinelli grazie alla strategia alternativa di montare due gomme intermedie in partenza) ed una piazza d’onore nella seconda manche.
Risultati che lo hanno proiettato in testa al Mondiale, seppur con soli 6 punti di margine sul secondo (Toprak) e 14 sul terzo (Bulega) della generale. Razgatlioglu è stato l’unico in grado di tenere testa a Bautista nel weekend neerlandese, sfruttando al meglio il suo talento nelle gare “ibride” con un primo ed un secondo posto ma sprofondando in nona posizione nella Superpole Race asciutta a causa di una scelta sbagliata con le gomme. Il turco della BMW può ritenersi comunque soddisfatto per l’esito del weekend di Assen, in attesa di capire meglio l’effettivo confronto diretto con la Ducati dello spagnolo senza pioggia in altri contesti.
In ribasso purtroppo le quotazioni dell’azzurro Nicolò Bulega, che si presentava in Olanda da leader del campionato dopo uno splendido avvio di stagione tra Phillip Island e Montmelò. L’emiliano della Ducati Factory in realtà è andato molto forte sull’asciutto, come dimostra il brillante secondo posto della Superpole Race alle spalle di un Bautista in stato di grazia, mentre ha fatto tanta fatica a tenere il passo del gruppo di testa nelle gare lunghe con condizioni miste. Una debolezza che dovrà assolutamente limitare in futuro se vorrà provare a giocarsi fino in fondo il Mondiale con due mostri sacri della categoria come Toprak e Alvaro.