Bonus centri estivi, Roccella: abbiamo trovato i fondi. Foti: un altro aiuto concreto alle famiglie
“Sappiamo che per le mamme e i papà che lavorano, l’estate è uno dei momenti più critici. Hanno bisogno di soluzioni organizzative, e per aiutarli anche quest’anno finanzieremo i centri estivi. Nel 2023 avevamo già aumentato a 60 milioni i fondi a disposizione dei Comuni, nel 2024 li confermiamo con risorse del nostro ministero”. Lo spiega Eugenia Roccella, ministro per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, in un’intervista a Il Messaggero.
Centri estivi: rinnovato nel 2024 un fondo da 60 milioni
Secondo la Roccella, “c’è una crisi educativa che va affrontata. Non si tratta di sostituirsi alle famiglie, ma di sostenerle nell’esercizio del proprio ruolo. Abbiamo intenzione di investire impegno e risorse sui centri per la famiglia – aggiunge – che esistono ma sono pochi, sono stati molto trascurati. Noi già abbiamo assegnato a questi centri il compito di accompagnare i genitori nell’utilizzo del parental control, che abbiamo incentivato per arginare l’accesso precoce dei bambini e dei ragazzi al porno e ai contenuti violenti. Abbiamo in programma ulteriori investimenti”.
L’assegno unico ha compiuto due anni. “La spesa per l’assegno unico con il nostro governo è cresciuta di 3 miliardi. Lo abbiamo aumentato per molte famiglie e in particolare per quelle numerose, che prima erano penalizzate – spiega Roccella -. È evidente che lo consideriamo una buona misura nonostante i molti problemi tecnici che abbiamo riscontrato”. Ad esempio, “siamo già intervenuti sulla situazione dei vedovi, e stiamo studiando il problema dell’incidenza sull’Isee. Ma, soprattutto, l’assegno unico è sotto procedura d’infrazione in Europa per come è stato costruito a suo tempo il criterio della residenza – conclude -. Ovviamente lo stiamo difendendo”.
Foti: notizie che passano sotto traccia
“Mentre il chiacchiericcio sterile risuona nelle nostre orecchie, passano sotto traccia notizie come l’annuncio del ministro Roccella dei 60 milioni di euro per finanziare i centri estivi e dare un supporto alle famiglie, dopo la chiusura delle scuole. Per invertire la rotta di una denatalità che si fa allarmante non bastano le intenzioni pagate a poco prezzo da incantatori di serpenti che hanno governato per decenni ignorando il tema. Decontribuzione, asili gratis dal secondo figlio, aumento dell’assegno unico, potenziamento del congedo parentale, sono alcune delle misure concrete sulle quali il governo di Giorgia Meloni ha deciso di investire e che, secondo l’Ufficio parlamentare per il bilancio, hanno prodotto benefici netti per le famiglie pari a 16 miliardi. Certo poca roba rispetto ai 160 miliardi prodotti dal superbonus. Peccato che nel primo caso siano benefici per le famiglie, nel secondo caso debiti”. Lo afferma in una nota il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera Tommaso Foti.
Come richiedere il bonus
Sul portale dell’Inps è accessibile una pagina rivolta a minori di età tra i 3 e i 14 anni, figli o orfani ed equiparati di dipendenti o pensionati della pubblica amministrazione iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali e pensionati iscritti alla Gestione Dipendenti Pubblici.
Più in generale il tema è demandato in larga parte agli enti territoriali: Regioni e Comuni hanno la possibilità di stanziare fondi da distribuire secondo diversi criteri a sostegno delle famiglie. Uno dei punti fermi riguarda per esempio l’Isee, anche se poi ognuno decide di piazzare la soglia in corrispondenza dell’importo che preferisce.
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