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Апрель
2024

Piazza Goldoni a Trieste e i casi di violenza: «Qui gente che gira con i coltelli»

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Piazza Goldoni a Trieste e i casi di violenza:

«Qui gente che gira con i coltelli»

foto da Quotidiani locali

TRIESTE. «È il senso di impunità che prevale. Si picchiano, spacciano, rapinano, tirano fuori il coltello. E poi? Sanno benissimo che non hanno alcuna conseguenza vera...Tanto più se sono minorenni». Lo sfogo è di Giovanni Franchi, titolare del “Gran Bar Italia”, che fa angolo con il porticato di piazza Goldoni. Dal suo osservatorio vede un po’ tutto quello che succede attorno: un paio di settimane fa l’accoltellamento dietro al locale, in via Carducci. L’altro ieri, dalle vetrine, ha assistito alla scena dello straniero atterrato e arrestato dalla Polizia prima che si scagliasse contro il gruppetto con cui stava litigando. Ma le aggressioni, i pestaggi e il giro di pusher sono ormai una realtà con cui lui e gli altri commercianti di piazza Goldoni e dell’intera zona sono costretti a convivere. «La presenza della Polizia e dei Carabinieri cambia poco», spiega Franchi. «Questa gente fa quello che vuole lo stesso».

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In effetti gli episodi di violenza non si sono mai fermati, nonostante i presidi continuativi delle forze dell’ordine che durano da quasi un anno. La vigilanza più o meno fissa non ha ad esempio scoraggiato il gruppo di quattro giovani che lunedì pomeriggio ha seguito, fermato e preso a pugni un quindicenne, poi anche minacciato con un coltello alla gola. È accaduto nei pressi della fermata delle linee 15 e 16, nella stessa piazza. Il caso ora è oggetto di un’indagine dei Carabinieri della Stazione di via dell’Istria che mirano a risalire ai responsabili: gli investigatori hanno acquisito le immagini delle telecamere e hanno sentito alcuni testimoni, tra cui l’amico che era assieme alla vittima e che è riuscito a fuggire. Gli aggressori sarebbero giovani di origine magrebina ospiti delle strutture di accoglienza cittadine. Gli stessi, a quanto pare, che si sono resi protagonisti di altre violenze avvenute di recente in zona: si muovono tra il McDonald’s e le vie limitrofe, compresa la Scala dei Giganti. Girano con i coltelli in tasca.

L’episodio dell’aggressione al quindicenne è iniziato proprio all’interno del fast food: i quattro si sono avvicinati all’adolescente e al suo amico pretendendo soldi. Poi hanno agguantato le patatine e le bibite dei due ragazzini e li hanno attesi all’esterno. Fuori dal McDonald’s hanno continuato a insistere con la richiesta di farsi consegnare i soldi che gli adolescenti avevano in portafoglio. La coppia di quindicenni ha tentato di andarsene e uno dei due è scappato. Ma l’altro è stato raggiunto davanti alla fermata della 15 e della 16. I quattro lo hanno circondato, preso a schiaffi e a pugni. All’improvviso, quando il quindicenne era per terra, uno del gruppetto ha estratto un coltello minacciandolo di tagliargli la gola. Il ragazzino, come conferma la mamma, è ancora scosso. «Mio figlio ha paura di uscire di casa e anche di andare a scuola», ha confidato la madre parlando al Piccolo.

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I Carabinieri informeranno la Procura dei minori su quanto successo non appena avranno la certezza che si tratti effettivamente di minorenni. Altrimenti sarà coinvolta la Procura ordinaria.

E mentre proseguono le indagini sul caso, mercoledì pomeriggio piazza Goldoni è stata teatro di un ennesimo fatto di violenza, fortunatamente sedato prima che degenerasse grazie all’intervento della Polizia e dei Carabinieri sul posto: uno straniero si stava avvicinando minaccioso a un gruppetto con cui stava litigando. La persona, che ha opposto resistenza agli agenti e ai militari, è stata bloccata, atterrata e arrestata.

«Qui è sempre peggio», sospira il titolare del “Twins”, Manuel Glisic. Anche il suo bar si affaccia su piazza Goldoni. «Siamo stufi. La presenza di Polizia e Carabinieri è utile, ma è ovvio che non possono stare qui giorno e notte. Comunque il muretto che circonda la piazza andrebbe abbattuto, visto che fa da protezione a quella gente».

La situazione è anche tema di dibattito politico. «Sconcertante constatare l’inefficacia dei programmi e delle politiche sulla sicurezza e sul disagio minorile adottate dalla giunta comunale e dalla Regione», affermano la segretaria provinciale del Pd Maria Luisa Paglia e il responsabile Forum sicurezza e coesione Sociale Michele Tarlao. —