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Апрель
2024

Esplosione nella centrale di Suviana, ancora 4 dispersi: “Poche speranze”. I sommozzatori: “Interrotte le ricerche, valutazioni in corso”

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Esplosione nella centrale di Suviana, ancora 4 dispersi: “Poche speranze”. I sommozzatori: “Interrotte le ricerche, valutazioni in corso”

Le speranze di ritrovare sopravvissuti sono quasi nulle. All’indomani della strage all’interno della centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana – che ha provocato tre morti, cinque feriti gravi e quattro dispersi – i soccorritori continuano a lavorare in una “situazione molto difficile”: “L’acqua sta salendo“, ha spiegato Luca Cari, […]

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Le speranze di ritrovare sopravvissuti sono quasi nulle. All’indomani della strage all’interno della centrale idroelettrica di Enel Green Power di Bargi al lago di Suviana – che ha provocato tre morti, cinque feriti gravi e quattro dispersi – i soccorritori continuano a lavorare in una “situazione molto difficile”: “L’acqua sta salendo“, ha spiegato Luca Cari, dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco sottolineando che “non stiamo lavorando con molte speranze di trovare vivi i dispersi, lo scenario che abbiamo davanti non ci dà questa idea”. E nel primo pomeriggio i sommozzatori della Finanza hanno spiegato che “al momento sono state sospese le ispezioni interne” in attesa delle valutazioni dei tecnici riguardo alle “condizioni dentro la centrale”.

Alle 14.30 di martedì le sponde del bacino artificiale di Suviana, nell’Appennino Bolognese, vengono scosse da un boato: un trasformatore collegato a una turbina esplode durante i lavori di messa in opera dei nuovi impianti. Tutto avviene tra il piano sotterraneo 8 e quello 9 della centrale, a oltre 30 metri sottoterra. Della squadra di 15 operai, in 8 vengono riportati in superficie: 5 di loro sono feriti gravi, uno dei quali in pericolo di vita, tre invece sono già morti (hanno dai 36 ai 74 anni). All’appello ne mancano ancora quattro: hanno fra i 37 e i 68 anni. I loro nomi sono stati confermati dalla Prefettura di Bologna: si tratta di Paolo Casiraghi, 59 anni, di Milano; Alessandro D’Andrea, 37 anni, di Pontedera; Adriano Scandellari, 57 anni, nato a Padova e residente a Mestre e Vincenzo Garzillo, 68 anni, di Napoli.

Per recuperarli sono a lavoro, da martedì pomeriggio, cento operatori dei Vigili del fuoco. Ma la situazione è molto complessa: “L’acqua sta salendo, stiamo lavorando al di sotto del livello del lago quindi con l’acqua che entra. Ha raggiunto il piano – 8, almeno 50 centimetri d’acqua quando prima era asciutto”, racconta il dirigente comunicazione dei Vigili del fuoco. “Questa è una situazione molto difficile, sta entrando l’acqua, c’è visibilità zero e una situazione di rischio e pericolo per i nostri operatori”, aggiunge. L’esplosione infatti avrebbe danneggiato un tubo refrigerante della turbina che ha iniziato ad allagare gli ambienti. Ad entrare è proprio l’acqua del lago, che ormai ha invaso anche il piano coinvolto dall’esplosione della turbina: “Dobbiamo capire da dove entra e qual è la possibilità di mettersi al sicuro”, spiega Cari. Le ricerche sono rese ancora più complicate dal crollo parziale del solaio.

Il segretario generale della Uil, Pierpaolo Bombardieri, denuncia che “un anno fa” la sua organizzazione sindacale “denunciò il fatto che non si intervenisse sulla sicurezza”: “Ci sono documenti presentati sui quali si diceva che la sicurezza non era al massimo. Dopo un anno è purtroppo arrivata la tragedia. E non sono incidenti, quando non ci sono interventi si tratta di omicidi”, ha detto in un’intervista a Rtl 102.5. “La nostra organizzazione sindacale aveva scritto dicendo che c’erano procedure e sistemi da migliorare. Purtroppo non ci sono state risposte”, ha aggiunto il segretario della Uil.

Il segretario della Cgil di Bologna, Michele Bulgarelli, spiega che due feriti gravi su tre del disastro della centrale elettrica di Suviana sono dipendenti diretti di Enel: “Quello che è grave è quello che non sappiamo – ha sottolineato il sindacalista – Non si sa quali sono le aziende di cui erano dipendenti i lavoratori esterni. Poi scopriamo che uno è un pensionato di 73 anni, una partita Iva: che mondo del lavoro è?”. Enel Green Power, la società di gestione dell’impianto, ha fatto sapere che “il collaudo del primo gruppo di generazione era già terminato nei giorni scorsi e, al momento in cui è avvenuto l’incidente, era in corso il collaudo del secondo gruppo”. Nella centrale, viene spiegato ancora, “erano in corso lavori di efficientamento che Enel Green Power aveva contrattualizzato con tre aziende primarie, Siemens, ABB e Voith”.

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