Violenza di genere, violenza domestica e bullismo: ecco le nuove emergenze padovane
Nell’Aula magna dell’Università di Padova, il 10 aprile, si è svolta la cerimonia per la celebrazione del 172esimo anniversario della fondazione della Polizia di Stato.
Presenti, il questore della provincia Marco Odorisio, il prefetto, il sindaco e le autorità civili, militari e religiose, nonché i rappresentanti delle categorie imprenditoriali del tessuto socio economico del territorio.
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La cerimonia
Un primo momento si è celebrato alle ore 9.30 quando sono stati resi gli onori ai Caduti della Polizia di Stato con la deposizione di una corona di alloro dinnanzi al cippo commemorativo posizionato di fronte alla Questura.
La cerimonia è iniziata con il saluto del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e del capo della Polizia direttore generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Vittorio Pisani.
Il discorso del questore
Nel suo intervento il questore della provincia di Padova ha evidenziato i positivi valori del territorio caratterizzati da laboriosità, serietà, rispetto e legalità.
Sono quindi state tracciate le attività delle varie articolazioni degli uffici della Questura e delle specialità della Polizia di Stato dove uno sforzo notevole è stato dedicato all’attività di prevenzione, di controllo del territorio, della tutela dell’ordine e della sicurezza pubblica e della prossimità e vicinanza ai cittadini.
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Il questore ha, quindi, sottolineato una riflessione su quelle che «ormai sono le priorità del nostro agire quotidiano: parliamo della violenza di genere, della violenza domestica e della criminalità minorile, del bullismo e cyberbullismi e della violenza contro gli anziani».
La riflessione è quindi proseguita sul complesso fenomeno della violenza di genere e dei femminicidi, che ha radici culturali antiche e richiede «un impegno quotidiano consapevole e responsabile, perché altrimenti continueremo a stilare le fredde contabilità delle donne vittime di femminicidio e di violenza. Giulia Cecchettin ha scosso le nostre coscienze, ha ridato voce a tutte le vittime, ha infuso coraggio e riacceso la speranza affinché le donne escano allo scoperto e denuncino sin dall’inizio ogni condotta violenta o distorta interrompendo quell’escalation che troppe volte trova il suo triste epilogo nella uccisione della donna».
Tra gli invitati anche Gino Cecchettin, papà di Giulia.
Nel corso della cerimonia sono stati consegnati i riconoscimenti, tra encomi e lodi, a 30 operatori della Polizia di Stato che si sono particolarmente distinti in attività di Istituto, dalla polizia giudiziaria al soccorso pubblico.
La cerimonia è stata intervallata da due momenti musicali e con la “Preghiera del poliziotto”, interpretati dal tenore Riad Bashi accompagnato dal pianista Andrea Zanellato, entrambi musicisti del Conservatorio musicale Pollini di Padova.
Un anno di attività
Dall’esame dei dati degli ultimi 12 mesi, sono giunte al 113 62.224 chiamate con un incremento dell’11% rispetto ai 12 mesi precedenti.
In chiave repressiva, 224 gli arresti della squadra mobile, con 25 chilogrammi di droga sequestrata, per oltre un terzo cocaina.
Per quanto concerne l’ordine pubblico, 1.454 eventi gestiti e 1.610 servizi straordinari di controllo del territorio effettuati.
L’Ufficio Immigrazione ha gestito 108.204 permessi di soggiorno per stranieri, eseguendo 350 espulsioni di irregolari e l’Ufficio Passaporti ha rilasciato 47.372 titoli con un incremento del 37% rispetto ai 12 mesi precedenti.
In aumento anche le misure di prevenzione personali, con 114 Avvisi Orali e 171 Ammonimenti emanati.