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Апрель
2024

Imprese Best Performer al Teatro Sociale di Cittadella

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Sfide, crescita e competizione nell’era dell’incertezza, in una globalizzazione alquanto confusa, fra venti di guerra e nuovi padroni del mondo, gli alti e bassi dei costi dell’energia e dei tassi d’interesse, le evoluzioni della rivoluzione digitale e dell’intelligenza artificiale.

Dal globale al locale e ritorno: martedì prossimo, 9 aprile, le 100 migliori imprese del Cittadellese si danno appuntamento in Teatro Sociale, all’ombra delle mura, per un momento di celebrazione e premiazione che si intreccia a una profonda riflessione, fra dati e visioni innovativi.

Un territorio fra i più ricchi d’Europa, cuore del celebratissimo «miracolo del Nordest», riuscirà ad essere all’altezza delle sfide della contemporaneità? Le eccellenze proveranno a dare una ricetta nell’evento “Imprese Best Perfomer 2024” organizzato dal gruppo Nem e da ItalyPost.

Alle 17 introduce Filiberto Zovico, fondatore ItalyPost, e porta un saluto Luca Pierobon, sindaco di Cittadella. Segue la presentazione della ricerca delle 100 migliori imprese. Sul panel “Le sfide delle imprese” interverrà Gabriele Solarini Paviotti, account relationship leader Auxiell; intervengono Vanna Daminato, socio fondatore Cereal Veneta, Iuri Gravina, direttore generale Vibe, e Ivo Simionato, presidente Isotek; segue il tavolo “Continuare a crescere” con Sonia Cusinato, amministratore delegato Cusinato, Stefano Facchinello, socio fondatore Fral, Paola Molon, amministratore delegato Saba Italia, e Marco Zampieri, founder e amministratore delegato Manager a Tempo.

Si chiude con il dialogo “Competere nei mercati nell’era dell’incertezza”, che vedrà un confronto fra Roberto Cimolai, ad Cimolai Technology, Gianpietro Didoné, presidente Cortal ExtraSoy, Stefano Pavan, amministratore delegato Mafin, e Filippo Scapin, presidente Fin.Scap (Marmo Arredo). A condurre gli incontri saranno Maria Gaia Fusilli, caporedattrice VeneziePost e Luca Piana, vicedirettore Nord Est Multimedia.

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Valorizzare il tessuto locale

Provare a contrastare l’incertezza globale valorizzando il tessuto locale, risorse naturali e spirito imprenditoriale. È questa la linea delle categorie economiche: a raccontarla è Omer Vilnai, riferimento di Confindustria nel Cittadellese. Un territorio che vanta oltre 13.600 unità locali con 44.800 addetti, di cui oltre il 33% tra industria e costruzioni. Il settore più rappresentativo rimane la metalmeccanica che rappresenta il 41% delle unità locali e occupa quasi la metà delle persone, ovvero il 48,5% degli addetti.

Si riducono i centri produttivi ma aumentano gli occupati: i numeri del 2023 – rispetto al 2022 – registrano un calo nel Cittadellese del 0,9% delle unità locali ma un aumento del 2,3% degli addetti. «Lo scenario attuale è incerto», osserva Vilnai, «ci sono aziende che vanno bene, che sono serene, ma ci sono anche segnali di un certo rallentamento specialmente in alcuni settori».

Le cause della frenata?

«Ovviamente sono legate a delle condizioni non tanto locali, ma internazionali, ci sono settori che stanno soffrendo il rallentamento sia dell’economia tedesca che di quella mondiale. C’è una parte della meccanica che sta avendo i primi segnali di fatica, penso a due-tre casi di sofferenza».

Lo scenario globale non consente quindi di sedersi sugli allori né di cedere a facili ottimismi. «Lo stato di salute della nostra economia è ancora molto buono», evidenzia Confindustria, «e uno dei più grandi problemi resta il problema del reperimento di manodopera in diversi ambiti, una difficoltà molto trasversale». Soprattutto latitano le competenze tecniche. Ed esistono poi elementi di sistema: «Non si trova personale anche per il macrotema del calo demografico, i dati sono sempre più preoccupanti. C’è una diminuzione che poi diventa difficoltà di trovare lavoratori; leggevo che nel corso di un anno in provincia di Padova sono sparite 2 mila persone, è un dato sensibile, che devo essere messo sotto attenzione, perché impatta».

L’importanza di osservare continuamente i numeri, di fare scelte consapevoli, basate sui dati: «Anche per questo Confindustria svolge analisi territoriali per avere informazioni puntuali e precise in ciascuna delle 15 delegazioni in cui è diviso il territorio; venerdì ci troveremo con le delegazioni di Cittadella e Camposampiero al Centro Carni di Tombolo per svolgere una riflessione comune». Il «territorio» è la parola magica, che ritorna: «Come categorie economiche – con Cia, Coldiretti, Ascom, Confartigianato e Cna – stiamo fortemente puntando sulla valorizzazione del territorio: da un lato abbiamo il nodo aperto delle infrastrutture e la necessità di collegare il Cittadellese alle grandi arterie».

Sul tema Vilnai è perlomeno dubbioso: «Mi pare che i risultati tardino ad arrivare». E il pensiero va al potenziamento del collegamento con Padova – «continuano a dirci che a breve ci sarà il passaggio della Sp 47 ad Anas, ma questo “a breve” dura da due anni» – e alla strada di congiunzione fra la città murata e la Pedemontana. Qualche speranza in più viene risposta sulla collaborazione con le amministrazioni locali «attraverso l’Intesa Programmatica d’Area, l’Ipa. Nei primi anni 2000 si ragionava molto di Ipa, da tre anni siamo ripartiti e sono maturati tre progetti di valorizzazione del territorio: uno legato allo sviluppo turistico, partendo in primis dai punti di forza della nostra area, ovvero il Brenta, un asset di grande valore paesaggistico e turistico, lungo la cui ansa può nascere un collegamento ciclabile da Trento a Padova; e poi ci sono le importanti presenze culturali, le mura di Cittadella e la Contarini a Piazzola sul Brenta, e le tante ville e i musei sparsi».

Gli altri due progetti: «Promuovere i prodotti tipici del territorio, innanzitutto quelli alimentari e agricoli, e poi anche quelli artigianali. E – terzo – abbiamo promosso nei Comuni studi di fattibilità e di promozione delle comunità energetiche: non per fare business ma nella logica di una politica lungimirante, volta a prevenire particolari scossoni determinati da future crisi energetiche».

Insiste sulla linea dell’ottimismo sull’economia Cittadellese il sindaco della città murata Luca Pierobon: «Siamo in un territorio con un’economia che funziona. A livello italiano, se non europeo, è certamente una delle zone più produttive». Luci e ombre: «Alcune criticità che riscontro sono relative al piccolo commercio: quello del centro storico e delle frazioni è sicuramente più in difficoltà di altri settori a causa del costo della vita in crescita per l’inflazione e della concorrenza online». Piccolo non è dunque più bello? Di certo regge bene chi ha saputo intercettare i flussi del valore globale: «Se guardiamo le nostre imprese», sottolinea il primo cittadino, «possiamo vantarne di importanti, che si sono ritagliate spazio anche a livello internazionale». —