Miradolo, hanno un chilo e mezzo di droga in casa: «Così arrotondiamo lo stipendio per aiutare i parenti»
MIRADOLO. «Il ricavato della vendita di droga ci serviva per arrotondare gli stipendi e aiutare i parenti in difficoltà». Una spiegazione che non ha convinto il giudice quella di due conviventi arrestati perché nella loro abitazione nascondevano un chilo e mezzo di marijuana, bilancini di precisione e anche una macchinetta per sigillare e confezionare le bustine delle dosi di «fumo». Si tratta di Eleonora Mazzei, 33 anni, che abita a Miradolo in via Vignale, e di Luca Maggi, 34 anni. L’arresto è stato convalidato dal giudice Fabio Lambertucci, che ha concesso i domiciliari in attesa del processo. La donna resterà nell’appartamento di Miradolo mentre l’uomo sconterà i domiciliari nella casa del padre, in provincia di Lodi.
I due sono stati scoperti per caso l’altra sera. Luca Maggi stava rientrando a casa quando ha perso il controllo della sua auto, che è finita dentro un piccolo fossato.
Il 34enne di Miradolo (lavora in una logistica) è uscito illeso e ha lasciato la vettura sul posto, con l’idea di andarla a riprendere il giorno dopo. Era vicino a casa, è rientrato con una breve camminata. Nel frattempo un passante ha notato l’auto dentro il fossato ed ha avvisato i carabinieri.
Hanno risposto i militari della stazione di S. Colombano al Lambro (il loro territorio è contiguo a quello di Miradolo) e una pattuglia è arrivata in via Vignale per verificare cosa fosse successo. I carabinieri hanno controllato al terminale i numeri di targa dell’auto e hanno identificato il proprietario, così si sono presentati a casa di Luca Maggi.
L’impiegato ha visto i carabinieri in divisa e ha cercato di cacciarli. «Sto bene, andate via», ha detto quasi sbattendo il cancello in faccia a uno di loro. I militari hanno capito che c’era qualcosa di strano e sono ugualmente entrati in casa: l’odore della marijuana era fortissimo. Nel frattempo è rientrata anche Eleonora Mazzei che ha cercato di nascondere sotto la maglietta un piccolo involucro con la droga. I carabinieri l’hanno vista e le hanno chiesto cosa contenesse. «Non mi potete perquisire», ha risposto la donna. In quel momento il pacchetto è caduto ed è stato recuperato. In casa è stata trovata altra droga. A quel punto è scattato l’arresto. —
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