Borgofranco d’Ivrea chiede impegni per la nuova circonvallazione
BORGOFRANCO D’IVREA
La campagna elettorale per il rinnovo del consiglio regionale del Piemonte porta a Borgofranco d’Ivrea la promessa per la tanto agognata circonvallazione.
Lo scorso lunedì durante un incontro in Regione il sindaco Fausto Francisca ha ottenuto dagli assessori regionali uscenti della Lega Nord, Fabrizio Ricca e di Forza Italia, Marco Gabusi, un concreto passo avanti nell’iter di realizzazione della strategica arteria, alternativa alla circolazione del traffico pesante che oggi percorre la statale 26 attraversando il centro del paese. In una lettera inviata al Ministero dei Trasporti e delle Infrastrutture viene sollecitato l’inserimento del progetto e il relativo finanziamento nella programmazione Anas riprendendo lo studio dell’ingegner Carmelina Furfaro fatto nel 2014 per l’Anas.
Il progetto per la costruzione della circonvallazione era stato inserito nell’ambito di una delle missioni del Pnrr, ma non aveva ottenuto la copertura finanziaria.
«La circonvallazione -ribadisce il sindaco – è l’unica soluzione per risolvere in via definitiva il grave problema della circolazione viaria nel centro di Borgofranco, ostaggio di un traffico pesante che oggettivamente mette a rischio la sicurezza per pedoni ed automobilisti. Stiamo vivendo un’emergenza che non è più tollerabile: tir dal peso di 44 tonnellate che percorrono strade costruite all’inizio del ‘900: alcune abitazioni che si affacciano sulla ss26 sono state lesionate e i proprietari vengono, giustamente, in Comune a protestare».
In sintesi il progetto prevede la realizzazione di una circonvallazione a nord della frazione San Germano che andrà a collegare la statale 26 con la circonvallazione di Baio Dora e due caselli leggeri a Lessolo e San Bernardo d’Ivrea. Il problema della circolazione stradale era emerso in tutta la sua gravità nell’ottobre dello scorso anno, quando due autoarticolati che transitavano nella stretta via Aosta in senso opposto di marcia, si erano agganciati, non avendo lo spazio sufficiente per passare. In quel tratto inoltre non ci sono i marciapiedi e le linee della carreggiata tracciate di fresco sull’asfalto sfiorano l’ingresso di case e negozi.
«Per fortuna non passava nessuno, ma se si fosse trattato di due autocisterne di gas o di benzina -ricorda il sindaco - non oso immaginare quello che sarebbe potuto succedere. Ma la situazione non è certo migliorata. Ecco che una viabilità alternativa diventa urgente. Per tacere dell’inquinamento ambientale a causa delle emissioni di anidride carbonica».
Al momento invece la deviazione del traffico pesante è possibile solo attraverso le ordinanze in caso di chiusura dell’autostrada A5 Torino- Aosta su cui, come è noto, incombe il pericolo della frana in località Chiappetti.
Il costo per la costruzione della nuova circonvallazione dovrebbe aggirarsi intorno al milione di euro. Un iniziale studio di fattibilità, ora inserito nella progettazione, prevede l’apertura di un casello autostradale Bajo e la frazione Calea di Lessolo, e di un secondo a San Bernardo d’Ivrea, evitando così il passaggio dei mezzi pesanti nei centri di Borgofranco, Montalto , Ivrea ed Albiano. «In quel tratto tra Albiano e Quincinetto l’A5 – aggiunge Francisca – dovrebbe essere liberalizzata e diventare una tangenziale».Lydia Massia