Morto Gaetano Pesce, architetto e designer che ha portato il Veneto nel mondo

Spezzino di nascita, studente a Venezia, padovano d’adozione, cittadino del mondo per l’arte e il design. E’ morto a New York Gaetano Pesce, uno dei più grandi artisti e designer italiani. La sua opera più conosciuta è la poltrona Up5, uno dei primi oggetti in poliuretano prodotto dal 1969, dedicata alle donne. E poi l’Italia in croce, manifesto amato degli anni di piombo, che recentemente è stata esposta a Padova davanti al Comune. E proprio Padova gli ha dedicato qualche anno fa una mostra a Palazzo della Ragione.

La vita in Veneto. Gaetano Pesce ha studiato architettura allo Iuav di Venezia, ed è stato tra gli allievi di Carlo Scarpa e Ernesto Nathan Rogers. Nel 1959 è entrato a far parte del Gruppo N, a Padova. Assieme a lui c’erano altri 9 artisti, per la maggior parte studenti della facoltà di architettura di Venezia. Dal 1983 vive e lavora a New York, ma non ha mai dimenticato gli anni padovani: anni di fermento culturale, quando la creatività era anche provocazione.

L’ultima visita a gennaio. Era tornato a Padova nel gennaio scorso ed aveva visitato Abano e la città del Santo. “Le cose non sono migliorate dal ’78: l’Italia soffre e quell’opera è attualissima – ha risposto al nostro giornale nell’ultima intervista a proposito della sua opera “L’Italia in croce” - Bisogna stare attenti a vituperare questo nostro gioiello, perché se continuiamo a farlo sparirà. Ed è già così nei consessi internazionali, in cui conta sempre di meno. Tutti sono pronti a prendere, ma bisogna dare qualcosa. I politici devono servire il Paese, come credo di aver fatto io dando vita al design italiano. E continuerò a farlo”.

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