Obiettivo Europei di atletica: ecco tutti i friulani che puntano a Roma 2024
UDINE. Mancano poco più di due mesi ai campionati Europei di atletica leggera, in programma a Roma dal 7 al 12 giugno allo stadio Olimpico.
È un appuntamento a cui nessun azzurro vuole mancare, se non altro perché la manifestazione si svolge in Italia a distanza di 50 anni dall’ultima volta.
Tra chi aspira a gareggiare davanti ai propri tifosi, ci sono anche sei atleti friulani e una veneta tesserata per la Friulintagli. L’analisi delle rispettive situazioni quando sta per scattare la stagione all’aperto.
I CRITERI
Avere il minimo è il primo criterio che garantisce all’atleta il pass per Roma. Deve essere centrato dopo il 1° gennaio 2024, altrimenti si guarda la posizione occupata nel World Ranking dal singolo nella propria gara.
Chi ha ottenuto il minimo tra il 27 maggio e il 31 dicembre 2023, invece, è in lizza, ma la sua partecipazione sarà valutata in base ad altri parametri, tra cui l’età anagrafica (più si è giovani, a riguardo, meglio è).
Nelle gare su pista ogni nazione, esclusi i 10.000, può portare al massimo tre atleti per disciplina. Ogni specialità prevede un “target number”, vale a dire il numero massimo di atleti che possono essere al via della stessa (36 per 100, 200, 400, 100 e 400 ostacoli, 30 per i concorsi e così via).
A BUON PUNTO
In pole position per gareggiare a Roma sono Giada Carmassi (100 ostacoli) e Sintayehu Vissa (1500). La prima, classe 1994 di Magnano in Riviera, ha disputato un’eccellente stagione indoor, tanto da arrivare ai mondiali di Glasgow in semifinale sui 60 ostacoli centrando il personale (8’’03).
La sua posizione nel World Ranking è buona, ma la portacolori dell’Esercito, come già detto dopo Glasgow, vuole centrare il minimo, fissato a 12’’98 (il suo personale è di 13’’08).
Il suo esordio stagionale dovrebbe coincidere con il meeting di Gaborone in Botswana valido per il Continental Tour. Vissa, classe 1996 di Pozzecco di Bertiolo, ha già ottenuto il minimo ad agosto 2023 (4’01’’66 contro i 4’05’’ richiesti), ma quest’anno non ha ancora gareggiato a causa di un infortunio.
Anche lei è ben piazzata nel World Ranking, ma punta a scendere nuovamente sotto i 4’05’’ (crono più che alla portata). La portacolori della Friulintagli deve andare forte, perché la concorrenza interna non manca vista la presenza di specialiste di alto livello come Ludovica Cavalli (finalista mondiale), Gaia Sabbatini e Nadia Battocletti.
IN LOTTA
Sognano di vestire l’azzurro a Roma tre lanciatori: i giavellottisti Michele Fina (Esercito, classe 2002 di Fontanafredda) e Federica Botter (Friulintagli, classe 2001 di Portogruaro) ed Enrico Saccomano (Aeronautica, classe 2001 di Nespoledo).
Per loro il minimo non è facile da centrare (rispettivamente 83,00, 60,00 e 65,20), ma se costruiscono una buona posizione nel World Ranking (attenzione a Fina, bronzo europeo U23 in carica) tutto può succedere, anche perché ad aiutarli c’è anche la giovane età.
Fina comincia la sua stagione a Treviso il 14 aprile, Botter sta già lanciando a buon livello negli Stati Uniti, dove studia (56,84 ad Austin in Texas pochi giorni fa).
Rispettivamente nei 5000 e nei 200 ci provano Jacopo De Marchi (Esercito, classe 1998 di Cervignano) e Aurora Berton (Fiamme Gialle, classe 2000 di Palmanova).
Il minimo è tosto (13’20’’ e 23’’00) e in particolare nei 200 la concorrenza è tanta, ma è necessario crederci. Purtroppo fuori dai giochi, infine, Alessia Trost. La saltatrice in alto di Pordenone, classe 1993 della Fiamme Gialle, si è rotta il tendine d’Achille del piede destro lo scorso gennaio.