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Апрель
2024

Mestre, coltellate nel bar a titolare e cameriere: trentunenne arrestato per tentato omicidio

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Una coltellata sferrata dopo il no ricevuto dal cameriere alla richiesta di poter pagare l’indomani la consumazione al bar. È bastato questo a scatenare la violenza la sera del 26 febbraio scorso in corso del Popolo, quando Kasam Abul e Tarek Rahman, rispettivamente titolare e cameriere del bar Skb al civico 90 sono stati feriti gravemente da un 31enne di origini rumene.

L’arresto

Ora il responsabile dovrà rispondere di tentato omicidio. L’uomo infatti è stato arrestato nei giorni scorsi dopo l’ordinanza emessa dal giudice per le indagini preliminari del tribunale di Venezia su richiesta della Procura, che ne ha disposto la custodia cautelare in carcere.

A dire il vero, come si legge nella richiesta di misura cautelare, l’uomo era stato individuato dagli agenti del commissariato di Mestre a distanza di due giorni dall’episodio.

I tempi tecnici della giustizia, però, ne hanno consentito l’arresto solo un mese più tardi. I frame dei video che immortalavano l’aggressione, erano stati passati al setaccio grazia alla ricerca “Sari” (sistema automatico di riconoscimento delle immagini).

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Cosa è successo

Come ricostruito dall’accusa, G.C., autore dell’aggressione, dopo aver consumato alcuni alcolici all’esterno del bar in compagnia di un connazionale, era entrato dentro il locale e aveva chiesto di poter pagare il giorno seguente.

Alla risposta negativa da parte del cameriere e del titolare del bar, l’uomo aveva gettato a terra il bicchiere dal quale aveva bevuto, entrando poi nel locale con un grosso coltello in mano estratto dalla manica sinistra della giacca.

Nel tentativo di disarmarlo, il cameriere era stato ferito alla mano riuscendo comunque a spingere fuori dal locale l’aggressore e a chiudere la porta. Quest’ultimo, però, non si era dato per vinto e dopo aver sfondato la porta a vetro del bar con il manico del coltello, aveva raggiunto il titolare del locale colpendolo con la lama alla testa. Con i successivi fendenti, l’uomo aveva lacerato il giubbotto del titolare all’altezza del torace, senza raggiungere il cuore.

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«Ero ubriaco»

Difeso dagli avvocati Stefania Pattarello e Marco Marcelli, e comparso davanti al giudice per le indagini preliminari, nel corso dell’interrogatorio di garanzia l’uomo accusato di tentato omicidio ha fornito la sua versione dei fatti.

Ha raccontato di aver bevuto in compagnia di un suo amico all’esterno del locale, di non essere stato lucido. Alla richiesta di poter pagare l’indomani, ne sarebbe nato un alterco al quale poi l’uomo avrebbe reagito male, estraendo il coltello.

Nel corso del procedimento, la difesa punterà a smontare e derubricare l’accusa di tentato omicidio.