Dietro le stragi di Israele a Gaza l’uso dell’intelligenza artificiale per scegliere i bersagli
L’esercito israeliano nella sua massiccia campagna di bombardamenti nella Striscia di Gaza ha utilizzato in modo capillare un sistema basato sull’intelligenza artificiale, capace d’individuare migliaia di presunti bersagli legati ad Hamas in modo «più freddo» rispetto a quello di un operatore umano. E più «permissivo» dal punto di vista del tributo di vittime civili cosiddette collaterali.
È quanto si legge sull’apertura online del Guardian, che ha ripreso due siti di news israeliani, +972 Magazine e Local Call, citando a conferma delle rivelazioni fonti «anonime di intelligence coinvolte nel conflitto». E indicando in almeno 37.000 gli obiettivi inseriti «dalla macchina» tecnologica nel suo database, in vista di raid la cui esecuzione materiale non è di fatto destinata a essere diretta in apparenza dall’uomo.
Secondo il quotidiano liberal britannico, le fonti, nel rivelare il funzionamento di questo sistema bellico di IA, denominato Lavender, ammettono che i vertici militari israeliani hanno in sostanza autorizzato attraverso il suo uso la stima preventiva di un numero elevato di vittime civili fra i palestinesi: in particolare all’inizio della guerra. Il sistema viene impiegato nell’individuazione dei target, velocizzata al massimo aggirando la supervisione umana.
Sempre secondo il Guardian, l’esercito israeliano, per alcune tipologie di bersagli, ha applicato quote pre-autorizzate di vittime «collaterali consentite»: con una ratio pari a 15 o 20 civili `sacrificabili´ – almeno durante gli attacchi aerei condotti nei primi mesi della guerra in corso – per ogni militante di Hamas «di basso rango» da prendere di mira.
I raid contro questi obiettivi sono stati generalmente delegati a bombe non teleguidate: che talora distruggono intere abitazioni a costo d’investire tutti gli occupanti, poiché colpire i bersagli in casa viene considerato più semplice ed `efficiente´. Il giornale sottolinea infine come il ricorso a questi metodi abbia verosimilmente contribuito all’altissima percentuale stimata di vittime non combattenti nella Striscia, donne e bambini inclusi: su un totale salito oggi a quasi 33mila morti, secondo il ministero della Sanità del territorio controllato da Hamas
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