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Апрель
2024

Per riqualificare l’ex convento di Caluso arrivano 750mila euro

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CALUSO

Escluso dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), l’ambizioso progetto “Le passeggiate dal castellazzo al chiostro dei Francescani” rientra in gioco ottenendo un contributo di 750 mila euro dai Fesr (Fondi europei per lo sviluppo regionale. Il progetto, seppur ridimensionato a causa del finanziamento ridotto ricevuto, ha però grandi ambizioni e vuole restituire a Caluso, patria dell’Erbaluce, il suo ruolo di centralità nel Basso Canavese.

La progettazione, che era stata affidata allo studio dell’ingegner Francesco Vaj, dopo un concorso di idee promosso dalla Fondazione dell’ordine degli architetti di Torino, sarà quindi rivista, e dovrà essere pronta per il settembre di quest’anno.

I lavori saranno appaltati nel 2025. «Il contributo, a cui aggiungeremo circa 80mila euro di risorse comunali - dettaglia la sindaca Maria Rosa Cena - ci permette di riqualificare la parte dell’ex convento dei frati Francescani minori, di proprietà dell’amministrazione comunale, e di proseguire con i restauri dell’antico porticato. In quelle che erano le abitazioni dei monaci sarà ricavata una foresteria con cinque stanze per i turisti che saranno poi gestiti dall’istituto agrario Carlo Ubertini, proprietario della restante parte dell’ex convento adibita a convitto».

«Verrà poi ricavato uno spazio da destinate a ufficio di informazioni turistiche - prosegue la sindaca - e costruito un ascensore trasparente di collegamento con il primo piano».

Come è noto la Città metropolitana di Torino sta portando avanti il maxi intervento di riqualificazione dell’istituto e del convitto, dove verranno rifatti alcuni locali, prima destinati ad aule e convertiti in stanze per ospitare gli studenti durante la settimana. Le diciotto camere il sabato e la domenica saranno destinate all’accoglienza dei turisti accanto ai cinque locali di proprietà del Comune. Verranno rifatte anche la pavimentazione e le facciate.

Il progetto iniziale da 1 milione e 700mila euro prevedeva il completamento della riqualificazione dell’ ex convento con annesso chiostro in una logica di valorizzazione culturale. Gli spazi, ora vissuti solo in parte, non mancano. Nel piano interrato avrebbe dovuto nascere il museo dell’Erbaluce, accanto a uno spazio espositivo sotto il porticato. Non sono previste invece soluzioni per il giardino a pianta quadrata che ospita una magnolia secolare e per la chiesa della santissima Trinità, che sono di proprietà della Curia.

Il progetto iniziale prevedeva, inoltre, la valorizzazione del percorso di collegamento tra l’ex convento e i ruderi del castellazzo, testimonianza della Caluso medievale.

I primi interventi nell’ex convento risalgono al 2001 con il restauro dei locali che ora ospitano la sala conferenze, intitolata a Elio Magaton e la biblioteca. Negli anni, si sono poi susseguiti altri lavori grazie a contributi di natura diversa: si è rifatto parte del tetto, una prima porzione di porticato e si è cominciato uno studio per il recupero di antichi affreschi.