ru24.pro
World News in Italian
Апрель
2024

Sotto il Salone a Padova, ecco quanto ciascun banco paga di affitto al Comune

0

Quasi un milione di euro di affitti dai monumenti storici della città che hanno un uso commerciale. È di 400 mila euro il totale incassato da Palazzo Moroni nel 2023 per i negozi e i banchi del mercato storico di Sotto il Salone.

La F&de group che ha in gestione il Caffè Pedrocchi ha versato nelle casse comunali una fee di 477 mila euro, mentre dall’affitto dell’ex foro boario di Prato della Valle sono arrivati 56 mila euro.

Gli affitti sotto il Salone

Sono in crescita in media del 5,7% gli affitti che i negozi di Sotto il Salone hanno versato lo scorso anno nelle casse comunali. In totale la cinquantina di botteghe che gestiscono gli spazi dello storico mercato medievale sotto Palazzo della Ragione ha pagato 400.562 euro, in media quindi quasi 9 mila euro ciascuna. Ma ci sono molte differenze tra una società e l’altra.

L’affitto più alto lo versa il gruppo Alì, che però gestisce il banco più grande: oltre 33 mila euro è la cifra pagata nel 2023. Segue la Pescheria Alberto snc che da pochi mesi ha aperto un bistrot all’interno della storica Adriatica Pescheria. Un upgrade che costa 24.514 euro l’anno di affitto. Oltre 22 mila euro vengono versati dal Bar da Romeo e poco sopra i 20 mila c’è il pastificio Artusi, che ha quasi raddoppiato il versamento rispetto al 2022.

Come leggere la tabella. Cliccando sul simbolo in alto a destra si può aprire il documento a tutto schermo e leggerlo con maggiore comodità; è possibile anche usare la lente in basso per lo zoom in o lo zoom out, ossia per allargare o restringere la visualizzazione.

[[ge:gnn:mattinopadova:14191449]]

Da quanto risulta nei resoconti del Comune, tolti i negozi vuoti, ci sono tre società che non hanno versato affitto nel 2023 (le ragioni potrebbero essere diverse, ndr): Omait srls che ha il banco che un tempo era di Violante’s Deli, la Casa del Parmigiano e il negozio Radici a casa tua, dell’omonimo ristorante di via Costa.

L’affitto più basso è stato invece versato dalla Gourmetteria, un locale che fa riferimento a un altro noto ristorante cittadino (in via Zabarella) e che deve però ancora aprire il suo nuovo punto vendita Sotto il Salone. Infine, aumenti particolarmente pesanti nei versamenti sono da registrare per due salumerie: il banco Borsetto e il negozio di Roberto Furlan.

Verso le elezioni

Si tratta comunque di costi piuttosto convenienti – e del tutto fuori mercato – per dei locali centralissimi come quelli sotto Palazzo della Ragione. Tanto che praticamente tutti hanno deciso di chiudere il giorno di Pasqua e pochissimi hanno aperto a Pasquetta, nonostante il grande afflusso di turisti in città.

Lo storico mercato cittadino in questi mesi è in fibrillazione per l’elezione del nuovo direttivo del consorzio Il Salone, che raggruppa la maggior parte delle botteghe. Alla squadra capitanata da Fulvia Furlanis (titolare di Pastasuta) che si muove in continuità con la gestione del presidente uscente Paolo Martin, si contrappone un gruppo capitanato da Alberto Cisotto che gestisce la salumeria Bottega Veneta.

Il principale tema che tiene banco da anni è la trasformazione del mercato in un luogo più orientato a spazio per locali e ristorazione, superando la tradizione delle macellerie e salumerie.

Gli altri monumenti

Ci sono poi altri luoghi monumentali della città che sono stati assegnati a realtà private per una gestione commerciale. In primis il Caffè Pedrocchi: l’accordo con la F&de group che gestisce lo storico stabilimento dal 2013 prevede il versamento di una quota fissa di 80 mila euro e una variabile pari al 12,1% del fatturato. L’incasso per Palazzo Moron nel 2023 è stato di 477.208 euro.

E poi c’è il frontone dell’ex foro boario in Prato della Valle, assegnato in project financing alla Parcheggi e Immobiliare Prato della Valle srl. Dopo la censura dell’Anac la concessione è stata modificata e la società versa al Comune il 14% dei ricavi. Nel 2023 sono arrivati 56.437 euro.