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Апрель
2024

Automobilisti alticci ma assolti. Il motivo? Gli esami del sangue in ritardo

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Due guide in stato d’ebbrezza con gli indagati assolti: nel primo caso poiché l’avviso di farsi assistere da un avvocato è stato dato tre settimane dopo il prelievo e in entrambi i casi inoltre ai conducenti feriti l’esame del sangue per accertare il grado alcolico è stato eseguito troppo tardi, diventando inaffidabile. Due vicende nelle quali il difensore, l’avvocato Francesco Lava, è riuscito a ribaltare le accuse.

Il primo episodio riguarda un 47enne che il 2 giugno 2021 provoca un incidente stradale a Piove di Sacco al volante di un Citroen Berlingo. Dall’accusa del pm Maria D’Arpa, l’uomo era alla guida con un tasso di 2 g/l. Quella sera alle 22.30 vengono chiamati i carabinieri per un incidente stradale, ma non trovano sul posto il conducente di una delle vetture visto che era stato portato all’ospedale dall’ambulanza, ferito. Per la difesa, gli esami del sangue sono stati effettuati all’1 e 57, a distanza di ben tre ore dall’incidente, «con la curva di Widmark che sale e scende».

La “curva di Widmark” esprime l’andamento della concentrazione ematica di alcool etilico nel tempo, dopo una singola assunzione. Secondo la teoria in esame, la concentrazione di alcol ha un andamento che cresce tra i 20 e i 60 minuti dall’assunzione per poi degradare. L’indagato era cosciente all’ospedale e per il difensore il prelievo del sangue non poteva essere coatto ma doveva essere preceduto dalla firma del consenso informato da parte del paziente, nonché allo stesso doveva essere dato l’avviso della facoltà di farsi assistere da un avvocato. Il verbale di accertamento urgente doveva essere firmato nella notte tra il 2 e il 3 giugno e non il 9 luglio come risulta dagli atti. Di qui la sentenza di assoluzione da parte del giudice padovano Ballarin.

Nel secondo caso l’assoluzione pronunciata dal giudice Valeria Curci del tribunale di Rovigo riguarda un ventenne, che la sera del 16 giugno 2022 al volante di una Mini One è finito nel fossato in via Croci tra Baone e Valle San Giorgio con un tasso di 1,85 g/l. L’incidente è accaduto alle 22.40. A mezzanotte passata da 38 minuti, i carabinieri della stazione di Vescovana hanno fatto domanda al Pronto soccorso e all’una di notte hanno fatto firmare al ferito l’informativa consenso per poi procedere al prelievo ematico. Due ore e 20 minuti dopo.

Anche in questo caso per il legale il lasso di tempo «implica una macroscopica differenza tra l’alcolemia al momento dell’incidente e quella delle analisi di laboratorio». Per la difesa la fase di assorbimento dell’alcol varia tra 90 e 120 minuti e quindi si presume che l’indagato potesse avere meno di 1,5 g/l.