Guerra di Gaza e risoluzione dell’Onu: le principali notizie del 26 marzo
Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha votato per chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza per la prima volta dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, dopo che gli Stati Uniti hanno ritirato il veto
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Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha votato per chiedere un cessate il fuoco immediato a Gaza per la prima volta dall’inizio della guerra tra Israele e Hamas, dopo che gli Stati Uniti hanno ritirato il veto, in una significativa rottura con il governo israeliano, portandolo ad un isolamento quasi totale. sulla scena mondiale. Gli Stati Uniti si sono astenuti dal voto sulla risoluzione del Consiglio di Sicurezza di lunedì che chiedeva un cessate il fuoco immediato per il mese del Ramadan”. Ha anche chiesto il rilascio degli ostaggi da parte di Hamas, ma non ha subordinato il cessate il fuoco al rilascio degli ostaggi, un collegamento su cui gli Stati Uniti avevano precedentemente insistito.
Hamas ha accolto con favore la risoluzione e si è detta pronta per un immediato scambio di prigionieri con Israele, alimentando le speranze di una svolta nei negoziati in corso a Doha, dove i capi dell’intelligence e altri funzionari di Stati Uniti, Egitto e Qatar stanno cercando di mediare un accordo che comporterebbe il rilascio di alcuni ostaggi tenuti da Hamas per detenuti e prigionieri palestinesi, e una tregua che durerebbe le prime sei settimane.
Dopo il voto dell’ONU, l’ufficio del primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu ha annullato la visita programmata a Washington di due dei suoi ministri, con l’intenzione di discutere un’offensiva israeliana pianificata su Rafah, alla quale gli Stati Uniti si oppongono. La Casa Bianca si è detta “molto delusa” dalla decisione. Il ministro del gabinetto di guerra israeliano Benny Gantz ha sostenuto che la visita dovrebbe andare avanti.
Secondo il Pentagono, il segretario alla Difesa, Lloyd Austin, dovrebbe ancora incontrare martedì il ministro della Difesa israeliano Yoav Gallant per discutere modi per sconfiggere Hamas diversi dall’invasione di terra della città di Rafah, nel sud di Gaza.
Il ministro della Difesa israeliano, Yoav Gallant, ha già incontrato il segretario di stato americano, Antony Blinken, il quale ha sottolineato nel corso dell’incontro che esistono alternative ad un’invasione di terra di Rafah che garantirebbe meglio la sicurezza di Israele e proteggerebbe i civili palestinesi, ha affermato il Dipartimento di Stato.
Il leader di Hamas Ismail Haniyeh si recherà martedì a Teheran per incontrare i funzionari iraniani, ha riferito la Press TV ufficiale iraniana.
La Royal Air Force britannica afferma di aver lanciato più di 10 tonnellate di scorte di cibo a Gaza per la prima volta lunedì, ha detto martedì in una dichiarazione il ministero della Difesa britannico. “Gli aiuti, che consistono in acqua, riso, olio da cucina, farina, prodotti in scatola e latte artificiale, sosterranno la popolazione di Gaza”, ha affermato il ministero. Gli aiuti non possono essere consegnati direttamente via aerea a Gaza poiché Israele ha distrutto la pista di atterraggio del territorio nel 2004.
Almeno 32.333 palestinesi sono stati uccisi e 74.694 feriti nell’offensiva militare israeliana su Gaza dal 7 ottobre, ha detto lunedì il ministero della Sanità di Gaza.
Israele ha confermato che cesserà di collaborare con l’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (Unrwa), accusando l’organizzazione di “perpetuare il conflitto”. L’Unrwa fornisce da decenni servizi essenziali ai palestinesi nei territori occupati ed è stata al centro di un’aspra controversia dopo essere stata accusata da Israele di collaborare con Hamas a Gaza – un’accusa che ha negato.
La situazione medica negli ospedali di Gaza ha raggiunto uno stato di crisi “inimmaginabile”, secondo un’équipe medica di emergenza organizzata da tre gruppi umanitari che ha trascorso due settimane effettuando interventi chirurgici e altre cure presso l’ospedale europeo vicino a Khan Younis.
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