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Март
2024

Entra in farmacia e chiede un farmaco con una ricetta falsa, una volta scoperto prende a pugni un carabiniere: arrestato

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Entra in farmacia e chiede un farmaco con una ricetta falsa, una volta scoperto prende a pugni un carabiniere: arrestato

Uno studente ventenne ha chiesto un analgesico oppioide usato per lo sballo in una serie tv: il rappresentante dell’Arma era intervenuto in borghese su richiesta della farmacista di Polcenigo. Processato per direttissima, ha chiesto scusa: ha patteggiato 9 mesi ed è stato liberato

POLCENIGO. Quella ricetta per il “Depalgos”, analgesico che contiene l’ossicodone, un oppioide, presentata al bancone da un ragazzo, ha insospettito la farmacista della Furlanis in via Posta a Polcenigo. In una serie tv in streaming molto popolare il medicinale viene sniffato dai protagonisti per sballarsi.

Così, senza farsi notare dal cliente, la farmacista ha avvisato il comandante dei carabinieri di Polcenigo, Ezio Bit.

L’intuizione era corretta: la ricetta era stata falsificata. Quando il comandante della stazione è arrivato, in abiti borghesi, il ragazzo, vistosi scoperto, prima ha rifiutato di fornire le proprie generalità, poi ha cercato di scappare.

Ne è nata una colluttazione, cominciata all’interno della farmacia e proseguita anche all’esterno. Il ragazzo ha sferrato due pugni al petto al comandante, che ha cercato di bloccarlo, poi sono caduti entrambi a terra. Il militare dell’Arma ha riportato lesioni giudicate guaribili in cinque giorni.

Le fasi concitate della colluttazione sono state udite in diretta dai colleghi dell’Arma che stavano accorrendo in suo aiuto: il comandante aveva avuto infatti la prontezza di chiamare rinforzi con il cellulare.

Il giovane, uno studente ventenne, incensurato, è stato arrestato in flagranza per resistenza a pubblico ufficiale, lesioni aggravate e denunciato per essersi rifiutato di fornire le proprie generalità e per falsità materiale commessa dal privato.

Il giovane ha trascorso la notte in camera di sicurezza, come da disposizioni del pm Carmelo Barbaro, in attesa del giudizio direttissimo.

Giovedì 14 marzo il processo è stato celebrato dal giudice monocratico Piera Binotto. Assistito dall’avvocato Aldo Masserut, l’imputato ha chiesto scusa per il suo comportamento al comandante, che ha accettato le scuse.

Il giovane si è avvalso della facoltà di non rispondere, limitandosi a scagionare gli amici: ha spiegato che gli avevano solo dato un passaggio in auto fino alla farmacia, senza sapere quali fossero le sue intenzioni. L’arresto è stato convalidato. L’imputato ha patteggiato 9 mesi di reclusione, con la condizionale, ed è stato liberato dal giudice.