Treviso beffata: è L’Aquila la Capitale italiana della cultura 2026
Treviso beffata in finale: la Capitale italiana della Cultura 2026 è L’Aquila.
La proclamazione a Roma stamattina, giovedì 14 marzo, alla presenza del Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano e del presidente della Giuria Davide Maria Desario. Grande delusione nella delegazione trevigiana. Il dossier era piaciuto. Un progetto voluminoso sia in termini di idee che di investimenti (13,6 milioni) tanto da aver sorpreso anche la commissione incuriosita dal come e dal dove fosse stata reperita una simile cifra, tale da far impallidire anche il milione previsto come bonus per il vincitore.
Merito di un accordo pubblico privato che vede la partecipazione di sponsor esterni. Bene hanno fatto le tante voci scelte come testimonial della candidatura: (studiosi riconosciuti, personaggi dello spettacolo, dello sport, bambini, ragazzi) così come il fatto che il progetto prevedesse anche interventi "perenni" per la città come il restauro e la riattivazione del cinema teatro Aurora, la riqualificazione dei Giardinetti di S. Andrea come teatro all'aperto naturale, l'avvio dei percorsi sotterranei nelle Mura. Insomma: di tutto e di più, da Tommaso da Modena a Dante, dalle letture per bambini alle pitture e ville venete. Ma non è bastato.
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