Basket Eurocup femminile, Umana Venezia sconfitta a Londra: addio finale
Si ferma alla Copper Box Arena il cammino europeo dell’Umana: serviva un’impresa contro le London Lions, ma in finale di Eurocup è approdato il quintetto della greca Kaltsidou (71-59). Semaforo rosso davanti alla porta della finale per l’Umana, esattamente come era accaduto dodici mesi fa al cospetto del Galatasaray. Umana che ha ribattuto colpo alle ingliesi fino a metà del terzo periodo, poi i canestri di Fagbenle e le triple in serie di Winterburn, Meyers e Snytsina hanno messo in ginocchio il quintetto di Mazzon, con Gustafson che si è scatenata sotto canestro. Serviva una prova di squadra, Shepard ha retto l’urto (21 punti,13 rimbalzi), appoggiandosi su Berkani (13) e Villa (12), ma sono mancate Kuier e Makurat, oltre alle tiratrici Pan e Fassina. Le London Lions andranno all’assalto del primo trofeo della loro storia contro Girona o Besiktas in campo domani in Spagna.
Mazzon parte con lo stesso quintetto del Taliercio (Villa, Berkani, Fassina, Kuier e Shepard), Kaltsidou cambia inserendo Peddy e Snytsina con Winterburn, Samuelson e Fagbenle. In avvio l’Umana soffre la pressione delle London Lions (10-2), trascinate da un’incontenibile Winterburn che infila 9 dei 15 iniziali del quintetto bianconero. Avvio in salita per la squadra di Mazzon, che tiene botta, serra le fila e inizia a chiudere gli spazi, soprattutto quando sul play inglese va in marcatura capitan Pan. Venezia riesce a rimanere aggrappata alla partita anche se le London Lions gestiscono un gruzzoletto alla prima sirena (19-13).
Lo spartito cambia nel secondo quarto: sale in cattedra Shepard (14 punti, 5 rimbalzi a metà gara), Villa e Berkani iniziano a fare gioco nella metà campo avversaria, aumenta la pressione difensiva delle orogranata che dopo 1’33” hanno già esaurito il bonus, ma sapranno gestirsi magistralmente nel proseguo della frazione. Il break di 8-0 ristabilisce la parità (19-19), l’Umana ha trovato le contromisure su Fagbenle, che aveva spadroneggiato al Taliercio, e anche su Winterburn. Il doppio centro di Gustafson riporta avanti le inglesi (23-19), Berkani pesca dal cilindro una tripla siderale (25-24), poi dalla lunetta Shepard opera addirittura il sorpasso (25-26).L’Umana c’è, le London Lions si inceppano e la tripla di Villa regala alle orogranata anche 4 punti di margine (27-31), confermate da Shepard (29-33), prima del guizzo finale di Fagbenle (31-33).
L’Umana dà l’impressione di potersi giocare la finale fino all’ultimo, Shepard regala il +5 (32-37), London Lions aggrappate alle iniziative di Fegbenle che segna i primi 8 punti delle bianconere (39-39). L’Umana sbanda in attacco, perde lucidità e le inglesi colpiscono inesorabilmente dalla lunga distanza, il 9-0 interno fa sbandare Venezia (50-41). Mazzon cambia quintetti, ma ormai l’inerzia è persa e la solidità difensiva sta andando in frantumi. Sale prepotentemente in cattedra Gustafson (19 punti). L’Umana difende, ma non segna più, Londra vola a inizio ultimo quarto (59-45). Cubaj segna il primo canestro orogranata dopo 4’35”, Londra ne ha segnati 4, era la fase per rimontare, invece niente. Gustafson “giustizia” a ripetizione la difesa veneziana, è la resa con Londra anche a +16 (71-55), prima dei guizzi finali di Shepard.