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Март
2024

Salvini a Verona: «Il Veneto è e rimarrà orgogliosamente leghista»

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«In Abruzzo abbiamo fatto vincere il centrodestra. Ovviamente c'è un occhio alle regionali prossime che ci saranno. Il Veneto nel 2025 ovviamente era, e per quello che mi riguarda rimarrà orgogliosamente leghista».

Lo ha detto a Verona Matteo Salvini, a margine dell’inaugurazione di LetExpo, martedì 12 marzo.

«Noi», ha proseguito rispondendo sull'eventualità di una corsa solitaria del Carroccio, «lavoriamo per il centrodestra unito ovunque. Se in qualche singolo caso a livello locale ci saranno incompatibilità, o questioni fra tizio e caio, non è una scelta nazionale».

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Il caso Da Re

«La Lega ha migliaia di amministratori, di iscritti che lavorano oggi in silenzio per la loro gente», ha detto Salvini rispondendo a una domanda sulla recente espulsione dal partito del trevigiano Toni Da Re, «Noi abbiamo approvato l'autonomia in un ramo del Parlamento, stiamo sbloccando cantieri. Stiamo lavorando per le Olimpiadi in Veneto, stiamo ultimando il Mose.
Stiamo portando l'alta velocità attraverso tutta la regione. Noi abbiamo tanto tempo da dedicare al lavoro, non alla polemica».

Le europee e Vannacci

«Mi piacerebbe Vannacci. Abbiamo tanti amministratori, tanti imprenditori senza tessera di partito in tasca, e perché no, con un generale dell'esercito che ha combattuto in mezzo mondo per l'onore del nostro Paese, e ha tutto il diritto di scrivere libri e di candidarsi. Sto ragionando di un'Europa che va cambiata assolutamente, con persone libere e coraggiose, anche in Veneto. Persone che non sono compromesse con il sistema, che vogliono un'alternativa all'Europa».

Zaia e il triumvirato

«I giornali parlano di triumvirato alla Lega? Li ho letti anch'io, posso dirvi solo questo. Ma ne leggo tante, soprattutto son sempre candidato a tutto, ma lo apprendo sempre dai giornali». Così il presidente del Veneto Luca Zaia a Verona, a proposito di voci che lo vedrebbero alla guida della Lega assieme ai colleghi Fedriga e Fontana.

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«Vedo - ha aggiunto, parlando con i giornalisti - un sacco di dossier sulla mia scrivania; non sto qui a parlare di Lega, anche perché penso che ognuno deve occuparsi delle cose per le quali è stato incaricato. Penso che i militanti siano sempre il nostro punto di riferimento. Dopodiché in politica io ho visto sempre le montagne russe, le ho viste nel mio partito, come consenso le ho viste negli altri partiti. Direi che il monito per tutti coloro che si occupano di politica e che guardano i sondaggi è che i romani dicevano una cosa esatta, 'natura non facit saltus', e vale per tutti», ha concluso.