Via Romagna a pezzi, sale la protesta, il Comune di Trieste replica: «Lavori in estate»
TRIESTE Più di un milione di euro per il rifacimento totale di via Romagna che riguarderà sia la pavimentazione che i sottoservizi: l’intervento, atteso da anni, partirà tra giugno e luglio per concludersi entro la fine dell’estate 2025 e cambierà volto alla via visto che, col placet della Soprintendenza, non ci saranno più i cubetti di porfido, sostituiti da asfalto drenante.
Lavori e disagi
Ci vorranno insomma tra i 14 e i 15 mesi di lavori, con inevitabili ripercussioni sulla viabilità: Comune e Acegas hanno deciso che si procederà a stralci di una lunghezza di circa 70 metri e inevitabilmente i segmenti della via interessati dovranno essere chiusi al traffico: «È chiaro che qualche disagio ci sarà – anticipa l’assessore all’Urbanistica Michele Babuder –, ma abbiamo ritenuto preferibile la soluzione di un intervento unico e risolutivo, piuttosto che andare avanti periodicamente, per i prossimi anni, con lavori e rattoppi parziali che non avrebbero fatto altro che moltiplicare i disagi. Questi lavori risolveranno in modo definitivo i problemi».
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La lettera al sindaco
Comune e Acegas hanno concordato sul fatto che il rifacimento di via Romagna non possa più aspettare, come attestato dalle ripetute segnalazioni e proteste dei residenti della zona di Scorcola, incentrate in particolare sulle condizioni della stessa via Romagna e di via del Montello. L’ultima iniziativa è dei giorni scorsi con l’invio all’amministrazione comunale, e in particolare al sindaco, di una lettera sottoscritta da un gruppo di residenti che delinea una situazione ormai insostenibile.
Nella lettera si fa presente che «in particolare la zona di via di Romagna e delle strade limitrofe è ormai arrivata a un limite di sostenibilità sia per il traffico sia per quanto riguarda la manutenzione del manto stradale e delle condutture. Le caditoie sono intasate da anni in quanto vi confluiscono terra e fogliame provenienti non solo e non tanto dai giardini privati quanto soprattutto dal bosco di Villa Giulia».
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Rischi e pericoli
«Il traffico è aumentato a dismisura anche a causa della costruzione di numerosi condomini – sottolineano i residenti –. Rischioso è il transito pedonale, in quanto su circa due chilometri di lunghezza della via principale non ci sono più di 500 metri di marciapiedi, peraltro non consecutivi e non più larghi di 50-60 centimetri, anch’essi interessati da buche e dislivelli, quando non occupati da vetture e rami sporgenti ad altezza d’uomo dai giardini privati. Essendo la via costruita su un ex torrente, il passaggio di mezzi pesanti ha determinato un ulteriore abbassamento del manto stradale e ha contribuito all’avvallamento e alla creazione di grandi buche». «Il manto stradale – si rimarca ancora nella lettera – è stato rappezzato (male) molte volte e con i criteri più diversi, e si può ben dire che ci sono più buche, non di rado voragini larghe metà della carreggiata e profonde 20-30 centimetri, che asfalto liscio. Ad ogni temporale dal manto stradale si staccano numerosi cubetti che poi rimangono in mezzo alla carreggiata con evidenti danni per i veicoli costretti a passarci sopra».
La riunione
Una situazione che tra circa un anno e mezzo potrà diventare solo un brutto ricordo. Venerdì mattina si è svolta una riunione che ha coinvolto tra gli altri, oltre a Babuder, anche il direttore del settore Strade e Infrastrutture Gustavo Zandanel, il direttore reti di AcegasAps Amga Giovanni Piccoli e Stefano Mattaloni, direttore lavori di AcegasApsAmga, incontro da cui è arrivato l’ultimo via libera per l’intervento che comincerà all’inizio dell’estate.
«Abbiamo effettuato diverse riunioni in questi mesi per stilare il quadro dei lavori necessari e per decidere come procedere – ha affermato Babuder – e c’era anche l’esigenza di confrontarci con la Soprintendenza per valutare la possibilità di togliere il porfido, optando per un più sicuro asfalto antiscivolo, anche in considerazione della forte pendenza della via. Con l’asfalto ci saranno inoltre meno rumore e meno usura. Gli interventi saranno portati avanti prevalentemente da Acegas interessando anche tutti i sottoservizi, acqua, gas, luce e fognatura. Coinvolgeremo comunque, prima dell’avvio, anche le Circoscrizioni Terza e Quarta».
I lavori
Per quanto riguarda l’esecuzione dei lavori, si prevede di cominciare dal basso per poi salire lungo via Romagna, andando a sostituire sia la pavimentazione che le condotte. I tratti della via di volta in volta interessati dai lavori saranno chiusi al traffico veicolare, ma sarà sempre garantito il transito pedonale. Si tratterà di un intervento non facile anche perché ci sono murature molto vecchie e pericolanti, per cui potrebbero essere necessari in corso d’opera lavori di consolidamento statico.
Intanto nelle prossime settimane sono previsti lavori periodici di pulizia e, in aprile, un intervento specifico sulla caditoie.
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