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Март
2024

Famiglia con due bimbi dorme in auto a Padova, la casa acquistata da Antonella Viola

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A ottobre 2023 l’appello lanciato anche attraverso il mattino di Padova: Nadir, 35 anni, la moglie Asma, 24, e i loro figli di quattro anni e dieci mesi dormivano in macchina nel quartiere del Sacro Cuore, nella città del Santo. Notti trascorse al freddo e nella scomodità, con i sedili posteriori trasformati in letti di fortuna per i bimbi e i genitori costretti ad arrangiarsi. Una volta ogni tanto si “regalavano” una notte in hotel quando proprio non ce la facevano più.

La famiglia di origine tunisina aveva la possibilità di pagare un affitto grazie al lavoro a tempo indeterminato nel settore dell’edilizia di papà Nadir, eppure – avevano raccontato – nessuna agenzia immobiliare né proprietario di appartamento aveva dato loro un’opzione. E nemmeno i Comuni avevano fatto nulla.

Li avevamo lasciati così, disperati nella loro auto trasformata all’occorrenza in camera da letto.

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La vicenda, scopriamo ora, ha avuto un lieto fine (con polemica). Ad aiutare la famiglia tunisina ci hanno pensato l’immunologa padovana Antonella Viola e il marito. Venuti a conoscenza della storia, in silenzio avevano dapprima aperto le porte della loro casa a Nadir, Asma e ai due bambini. Una convivenza per un mese. Poi avevano acquistato un appartamento che andasse bene per le esigenze della famiglia, dandolo loro in affitto ad un prezzo onesto.

Una storia che era rimasta nel silenzio fino alle scorse ore, quando Viola ha raccontato tutto in un lungo post su Facebook. La scintilla è stato un articolo su collettiva.it in cui si leggeva che a risolvere la situazione della famiglia magrebina senza casa era stata la Fillea Cgil, insieme a Caritas e Avvocati di strada.

«Avevo deciso di tenere questa cosa assolutamente privata e riservata, ma oggi l’indignazione è tale che mi sento di raccontare la verità», esordisce Viola nel post. E poi ancora: «Non ho mai visto la Cigl, né la Caritas né alcuna altra associazione. Ho speso tantissimo tempo nel girare di agenzia in agenzia per trovare una soluzione confortevole, rapida e alla portata delle mie risorse economiche. La situazione di questa famiglia l’abbiamo risolta io e mio marito, senza ricevere alcun aiuto. Ho voluto farlo in silenzio perché le cose importanti non si fanno per raccontarle ma per il loro valore. E mai ne avrei parlato se non avessi letto queste falsità. Assurdo speculare sul dolore. Assurdo prendersi meriti inesistenti».

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A seguire una sfilza di commenti a sostegno delle parole piccate di Antonella Viola. E, a stretto giro, un post chiarificatore dell’immunologa dopo un confronto avuto con il sindacato. «Abbiamo ricevuto le scuse da parte di Filea Cgil. Da parte mia sono solo felice di aver dato una mano ad una famiglia nel momento del bisogno. Quindi buon lavoro a tutte le donne e gli uomini di buona volontà».

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