Milano-Torino 2024, tanti velocisti per lasciare il segno: da Kristoff a Démare, da Cavendish a Zanoncello
La Milano-Torino ha cambiato volto da due anni a questa parte: da una collocazione in calendario a ottobre inoltrato prima del Giro di Lombardia e l’arrivo storico a Superga che favoriva scalatori e finisseur, adesso il tracciato cambia ogni anno ed è più adatto ai velocisti, anche se in questa 105a edizione ci sono diverse insidie anche nella parte finale.
Si partirà da Rho per arrivare a Salassa dopo 177 chilometri. Dopo aver attraversato l’alta Pianura Padana tra Magenta, Novara e Vercelli, il gruppo si sposterà verso la zona del Canavese, percorrendo le prime brevi asperità a Cossano Canavese e San Martino Canavese.
Dopo aver superato Rivarolo Canavese, ci sarà un primo passaggio a Salassa e inizierà un circuito di circa 44 chilometri con due salite di 4 km ciascuna: da Rivara a Prascorsano con pendenza al 9% nella prima parte, quella di Colleretto Castelnuovo un po’ più pedalabile (3,8 km al 3,9%). Dall’ultimo scollinamento mancheranno 18 km al traguardo, gli ultimi dieci saranno pianeggianti fino all’arrivo di Salassa.
Ci saranno diversi velocisti di qualità alla partenza: su tutti Arnaud Démare, Bryan Coquard e Alexander Kristoff. Démare vinse nel 2020 la prima edizione con percorso modificato, mentre Kristoff arrivò terzo nell’edizione 2022. Coquard non ha cominciato benissimo la stagione, si è ritirato alla Parigi-Nizza e cerca il riscatto. Non ci sarà il vincitore uscente Arvid de Kleijn, mentre ci saranno alcuni azzurri dallo spunto veloce come Enrico Zanoncello e Davide Cimolai che ci proveranno. Inoltre, presente anche Mark Cavendish, che questa corsa l’ha vinta due anni fa.