Santamaria, scatta un altro arresto: il blogger è in cella a Voghera
VOGHERA. Gli agenti del commissariato di Voghera lo hanno prelevato dalla sua abitazione a Tortona nel tardo pomeriggio di lunedì. «Mi stanno portando in carcere», è stato l’ultimo messaggio agli amici. Gianpiero Santamaria, 52 anni, blogger e da qualche mese coordinatore provinciale del movimento Indipendenza di Gianni Alemanno, è stato arrestato e portato in cella a Voghera.
Per lui si stratta del secondo provvedimento restrittivo: era già finito in carcere (ma a Torre del Gallo) a settembre del 2022 per resistenza a pubblico ufficiale. Il motivo alla base del provvedimento eseguito lunedì non è chiaro («Non mi sono stati ancora notificati gli atti», si limita a dire il suo avvocato, Alessandro Scolletta), ma molto probabilmente la misura ha a che fare con l’episodio di cui Santamaria si è reso protagonista una decina di giorni fa, quando in tribunale ha aggredito con un pugno il vogherese Alessandro Traversa.
La vicenda
Traversa, quella mattina, era in aula per il processo che lo vedeva testimone e parte offesa, insieme al commerciante Fabio Tordi, è in cui è imputato proprio Santamaria per stalking e danneggiamenti.
Secondo la testimonianza delle persone presenti, Santamaria colpì Traversa con un pugno e poi un calcio, mandandolo in ospedale. Subito dopo i fatti Santamaria fu identificato ma non venne preso nei suoi confronti alcun provvedimento. Due giorni dopo, comunque, Traversa ha presentato querela con il suo avvocato, Marcello Bergonzi Perrone. Nella denuncia sono stati ripercorsi i fatti di quella mattina, ma il legale di Traversa ha anche chiesto una misura cautelare, che secondo l’avvocato non poteva essere diversa dal carcere.
Già sotto accusa per stalking
Santamaria ha in corso diversi procedimenti per diffamazione e stalking, scaturite da numerose denunce. Nel mirino era finita la sua attività sui social e in particolare dalla pagina Facebook Politica è partecipazione, che gli ha procurato parecchi guai in particolare per il reato di diffamazione. È proprio la natura delle contestazioni che potrebbe avere fatto scattare questo nuovo provvedimento. L’episodio dell’aggressione in tribunale va infatti inserita all’interno dei diversi procedimenti che Santamaria ha già in ballo, soprattutto in relazione gli atti persecutori.