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Март
2024

Pallacanestro Trieste tasta il mercato: per ora poca offerta e buyout troppo alti, i big si fanno attendere

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Pallacanestro Trieste tasta il mercato: 


per ora poca offerta e buyout troppo alti, i big si fanno attendere

foto da Quotidiani locali

TRIESTE. Tre giorni di riposo per la squadra, un monitoraggio per vedere cosa offre il mercato. L’inizio della settimana di pausa per la Pallacanestro Trieste offre questo programma. Nel dopogara contro Treviglio il gm Michael Arcieri ha ripetuto il refrain delle ultime settimane: vigili sul mercato. «Stiamo guardando A1, A2, Stati Uniti». Riferimento curioso quest’ultimo visto che in realtà Trieste sul mercato transoceanico ha le mani legate non avendo più visti. A meno che non abbia davvero ragione chi suggerisce che in casa biancorossa si stanno già cercando gli stranieri per la prossima stagione nell’eventualità (al momento remotissima....) di poterne avere sei.

Meglio soffermarsi sul parco giocatori di A1, A2 e italiani in giro per l’Europa. Di gente con la valigia pronta in giro non ce n’è. Poca offerta per troppe squadre. La candidatura di Amar Alibegovic si è rivelata un bel sogno. «Assolutamento no» così Arcieri sulla possibilità di arrivare al figlio maggiore di Teo. Raccontiamola per intero: la trattativa poteva decollare se la squadra turca di Alibegovic, il Cagdras Bodrumspor, negli ultimi turni avesse vinto facendo un passo verso la salvezza. Ora però il team è penultimo (retrocedono in due) a pari punti con il Merkezefendi, Alibegovic sabato scorso nella sconfitta con il Besiktas ha giocato 27 minuti segnando 13 punti. E il club turco, prima di ragionare su un’eventuale cessione, amerebbe sentir declinare in dollari la parolina buy-out…

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Ritornando in Italia, la posizione di Eric Lombardi è legata al destino dell’HappyCasa Brindisi. Il club pugliese è ultimo, a due punti da Pesaro con cui ha il saldo negativo e a quattro da Treviso con cui ha perso di 26 all’andata. Possibilità di salvezza appese a un filo. Lombardi nell’ultima gara a Varese non ha giocato, nella partita prima era stato impiegato una manciata di minuti. Non rientra nei progetti di Sakota ma in piena lotta retrocessione Brindisi non può permettersi di regalare in giro pedine italiane. O, meglio, non ancora. Prima di inizio aprile la classifica rischia di essere ancora più spietata e allora un approccio potrebbe essere più semplice. Un altro brindisino sottoutilizzato e che in A2 ha già dimostrato la sua utilità è Riisma, ex Pistoia, che a Varese è stato inserito a 51 secondi dal termine di un quarto per venir richiamato in panchina 26 secondi più tardi. L’esterno estone di formazione italiana è un buon difensore. Sposta in assoluto i valori di una squadra? No. Può essere un’addizione utile in A2? Sicuramente sì.

A Varese Woldentensae è rientrato nelle rotazioni anche se proprio contro Brindisi non ha giocato più di dieci minuti. Sognato dalla “sua” Fortitudo, finora ufficialmente non si sposta. Però Varese è pressochè salva ed è quasi impossibile che arrivi ai play-off. Tra un paio di settimane un’eventuale partenza non creerebbe danni. Dopo il Paladozza è probabilmente Trieste il posto che l’esterno potrebbe trovare più intrigante conoscendo sia Arcieri che l’ex capitano Ferrero. Sempre a Varese gioca in media una decina di minuti il lungo Ulaneo e rischia di giocare anche meno con il recupero di Okeke, non gioca affatto il giovane Virginio. Nè uno nè l’altro tuttavia possono venir ritenuti fattori rilevanti.

A Sassari cinque, zero e uno sono i minuti di utilizzo dell’ala Kaspar Treier nelle ultime tre partite. Che non sia al centro dei pensieri di coach Bucchi sembra evidente. Fisicamente è un torello che in A2 potrebbe avere un certo impatto, non un primattore, da verificare la personalità in caso di responsabilità pesanti. Su Jeff Brooks ci fanno un pensiero tutti: il lungo trentaquattrenne dell’Umana Venezia nell’ultimo incontro a Sassari ha visto il parquet per due minuti. Ma attenzione: tempo fa Venezia aveva già respinto una richiesta da parte della Fortitudo Bologna per Janelidze - “n.e.” fisso -, improbabile che apra per chi comunque qualche minuto lo vede. A meno che, s’intende, chi bussa alla porta non sia intenzionato a versare un robusto buyout.

Ma quanto bisogna essere disposti a sganciare? Un esempio recente: Rimini avrebbe bussato alla porta di Scafati (che due mesi fa ha già ceduto De Laurentiis a Udine) per la guardia Mouaha - 6 minuti di impiego medio - ricevendo la richiesta di un buyout superiore ai 20mila euro.