Boxe: Italia, altro poker a Busto Arsizio. E da otto a Parigi 2024 si può salire ancora
Cent’anni fa, alle Olimpiadi di Parigi 1924, l’Italia fu rappresentata, tra gli altri, da ben 16 pugili. Un numero record, che testimonia la forza del nostro Paese in quella particolare fase (anche se poi di medaglie non ne arrivarono). Cent’anni dopo, alle Olimpiadi di Parigi 2024, ci saranno almeno otto rappresentanti italiani.
Si tratta di un numero che non si vedeva almeno da Barcellona 1992, e che potenzialmente potrebbe ancora aumentare. Dopo Salvatore Cavallaro (80 kg), Aziz Abbes Mouhiidine, Giordana Sorrentino e Irma Testa che sono passati tutti dagli European Games 2023, ecco giungere Alessia Mesiano, Sirine Charaabi, Angela Carini e Diego Lenzi. E, appunto, non è finita qui, perché c’è ancora un torneo di qualificazione a Bangkok.
Dal 23 maggio al 3 giugno, infatti, si andrà in Thailandia per gli ultimi pass a cinque cerchi. Degli italiani che abbiamo visto a Busto Arsizio possono senz’altro provarci Federico Serra, Francesco Iozia, Gianluigi Malanga, Salvatore Cavallaro (71 kg) e Melissa Gemini. Arrivare a 13 pass pare abbastanza utopistico, ma almeno un paio si possono puntare (soprattutto parlando di Malanga).
Le performance azzurre viste in terra lombarda, però, suggeriscono semplicemente una cosa: che le frecce all’arco sono tante. E ci sono anche varie storie da raccontare: quella estremamente personale di Angela Carini, quella di premio (da abbellire, sia chiaro) a una gran carriera di Alessia Mesiano, e poi gli affondi di Sirine Charaabi e Diego Lenzi, il cui cammino è ancora per buona misura da scrivere.
Va comunque detto che, anche non dovessero più giungere biglietti per Parigi, un contingente di otto sarebbe già un’ottima base sulla quale costruire possibili risultati d’Oltralpe. Nondimeno, va sempre ricordato come le carte da medaglia (Mouhiidine e Testa sopra tutti) ci siano. Quello che emerge ora, però, è un ritorno del segnale che la boxe azzurra sta tornando a godere di buona salute.