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Март
2024

ATP Indian Wells, Musetti: “L’obiettivo è sentirsi bene come persona e come tennista”-

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C’è sempre qualcosa da imparare. Lorenzo Musetti ne è consapevolissimo. Infatti, dopo la sconfitta patita al terzo turno del 2024 BNP Paribas Open contro il numero 7 del mondo Holger Rune, il carrarino si è presentato in conferenza stampa con un quadro ben chiaro della sua situazione attuale. Si parte dai suoi miglioramenti negli anni, si passa per gli obiettivi futuri, e si termina con l’analisi del match insieme al suo stato di forma attuale. Buttiamoci quindi subito a capofitto nelle dichiarazioni.

D: Pensi di star migliorando come tennista?

Musetti: “Credo che tutto sommato i miei colpi, prendendoli singolarmente rispetto a quelli di due anni fa, siano migliorati. Sono stato in top 20, ho partecipato a moltissimi tornei nel circuito e questo ti permette di visualizzare il tennis con occhi diversi. Questo probabilmente fa la differenza. Quando entri nel tour è più semplice: non hai pressione, pensi sempre di non avere niente da perdere e sei costantemente lo sfavorito negli incontri. Sicuramente oggi non è stata la mia miglior performance, ma in ogni caso non ho mollato la presa quando le cose si stavano mettendo male. Ora sono più determinato in campo su quello che so di dover fare e, in generale, sui miei obiettivi. Spero nei prossimi tornei di raggiungere risultati migliori”.

D: Quali sono i tuoi obiettivi nel breve e lungo termine?

Musetti: “Ora partirà la stagione dove forse gioco il mio miglior tennis, ovvero quella su terra battuta. Ho raggiunto dei bei risultati, ad esempio a Montecarlo (quarti l’anno scorso battendo Djokovic, ndr) dove mi sento a casa ed esprimo sempre un buon tennis. L’obiettivo è sentirsi bene come persona e come tennista, questa è la cosa principale. Poi chiaramente miro a tornare in top 20 nella quale ho trascorso gran parte del 2023 uscendone solamente a fine stagione. Questo è quello per cui lavoro giorno dopo giorno cercando di migliorarmi”.

D: Il successo di Sinner cosa provoca a voi altri italiani? Pressione magari?

Musetti: “Non credo, anche perché non c’entro nulla con il successo di Jannik. Lui fa la sua carriera. Sicuramente Sinner mi motiva; i suoi risultati li apprezziamo tutti noi italiani, perché sappiamo quanto lavoro c’è dietro e quanto se li meriti. Riguardo la tensione penso di averne già abbastanza, quindi quello che fa Jannik non mi condiziona ulteriormente”.

Baldissera, Ubitennis: Da fuori nel finale sembrava dettassi tu i ritmi del gioco nonostante gli errori finali. Hai avuto una bella reazione, ci mancava davvero poco. Come ti sentivi in quel momento?

Musetti: “Oggi non è stata proprio una bella giornata in termini di feeling con la palla. Questa cosa stava migliorando con il passare del tempo, credo si sia vista. Sicuramente non ho iniziato bene e Holger (Rune, ndr) è stato bravo con il servizio, cui facevo molta fatica a rispondere perché non trovavo il timing giusto con la palla. Devo dire che nel secondo set sono stato bravo a lottare e a recuperare nei game in cui ero sotto anche al servizio. Ho avuto poi due palle break che non ho sfruttato (nel terzo game, ndr) perché non mi sono preso rischi. In seguito, me ne sono anche presi ma non è andata bene. Il tennis è così: conta chi gioca bene i punti importanti. Per il secondo set peccato. Anche secondo me il tie-break l’ho condotto più io, però nel momento più importante lui ha fatto le esche e ciò gli ha dato la vittoria”.

Gibertini, Ubitennis: A livello di programmazione come pensi di giostrarti? Considerando che questo è un momento molto delicato per te dove dovrai compiere delle scelte.

Musetti: “Onestamente non lo sappiamo ancora, decideremo un po’ all’ultimo. Miami è chiaramente ancora in bilico. Però per il momento sono iscritto, resterò iscritto e vedrò nei prossimi giorni come sarà la situazione. Ora ho ancora il doppio qua, poi credo che tornerò a casa per vedere un attimo com’è la situazione. Per ora è certo che partirò con la stagione su terra a Estoril”.

Gibertini, Ubitennis: Quindi Estoril, Montecarlo, Barcellona… Tutti quanti?

Musetti: “Esatto, poi Madrid e Roma”.

Gibertini, Ubitennis: Cosa ti porti a casa da Indian Wells?

Musetti: “Ci sono tante cose positive. Purtroppo però, io sono uno che in generale tende a guardare il bicchiere mezzo vuoto. Quindi, se si vuole vincere partite di questo tipo, bisogna ancora progredire molto. Ma non tanto in termini tennistici, quanto più lavorare per essere libero in campo e giocare poi in questo modo gli incontri”.