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Март
2024

ATP Indian Wells: fenomenale Luca Nardi! È agli ottavi da lucky loser, sconfitto Novak Djokovic-

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[LL] L. Nardi b. [1] N. Djokovic 6-4 3-6 6-3

Se una settimana fa gli avessero chiesto dove sarebbe stato oggi, la risposta probabilmente sarebbe stata Miami. E invece Luca Nardi è ancora ad Indian Wells, dopo aver perso da David Goffin al turno decisivo di qualificazioni ed essere entrato nel main draw del BNP Paribas Open 2024 come lucky loser. Una settimana dopo, Luchino da Pesaro – detto Giotto per chi lo conoscerà da questa sera – non solo si gioca per la prima volta in carriera la possibilità di approdare agli ottavi di un Masters1000, ma lo fa contro Novak Djokovic, n°1 del ranking ATP e di cui ha un poster in camera da letto.

Nole è diventato professionista nel 2003, anno di nascita di Nardi, e difficilmente si aspettava di perdere questa partita (così come difficilmente Luca si aspettava di vincerla). Il tennis però è così, bello perché imprevedibile. Un mese prima puoi perdere dal n° 409 del mondo, un mese dopo puoi sconfiggere il n°1.

È nata una stella ad Indian Wells. Che prima o poi avrebbe dovuto iniziare a brillare più intensamente di quanto non stesse facendo fino a questo momento, ma quella di questa notte è un’esplosione di luce. Per dovere di cronaca, a fine torneo Nardi entrerà per la prima volta in carriera in top 100 (temporaneamente al n. 95). Ma, in questo momento, crediamo sia l’ultimo dei suoi pensieri. Una vittoria così è per sempre.

Primo set: Djokovic irriconoscibile, Nardi sfrutta l’occasione

Se è vero che – comprensibilmente – fino a poco prima di scendere in campo Luca Nardi appariva molto teso, altrettanto vero è che, non appena la partita inizia, la musica è subito cambiata. Il pesarese vince il sorteggio e sceglie di ricevere: una decisione che paga, dato che inaspettatamente è proprio lui il primo ad ottenere un break. Nei primi quattro game dell’incontro Novak Djokovic non sembra avere grossi problemi, tenendo agilmente la battuta e costringendo il suo avversario ai vantaggi per due volte su due. Il serbo, tuttavia, non riesce mai ad arrivare a palla break, offrendola anzi lui stesso nel quinto gioco (facendosi riprendere da 40-15, commettendo tre brutti errori).

Supportato da una prima palla consistente e da un dritto molto efficace, Nardi non si fa scappare la ghiotta chance, reggendo alla grande lo scambio e salendo sul 4-2 dopo mezz’ora di partita. Il n°1 del mondo sembra mostrare parecchie difficoltà negli spostamenti, trovandosi spesso distanze dalla palla e incappando in qualche errore di troppo. È evidente che, in questi casi, la cooperazione del giocatore più forte è necessaria, ma non passi sotto traccia il primo set di Luca Nardi, chiuso con due punti diretti con il servizio. Tre quarti d’ora fantastici, in cui l’azzurro ha anche talvolta scherzato sotto rete il 24 volte campione Slam: 6-4!

Secondo set: Djokovic pareggia i conti senza fare nulla di particolare

Anche il secondo parziale non sembra partire male per il 20enne di Pesaro, che però avanti 40-0 nel suo primo turno di battuta abbassa leggermente la soglia d’attenzione, incappando in un paio di errori gravi. Djokovic coglie al volo la prima chance di break della sua partita, ma le difficoltà del serbo non sono svanite, anzi. In un terzo game da oltre dieci minuti Nardi trova subito il contro-break, convertendo la quinta palla break nonostante qualche sterile polemica del serbo. Il n° 1, infatti, serve una seconda che sembra out: non arrivano però conferme, quindi Nardi – dopo essersi fermato per un istante – manda regolarmente la palla dall’altra parte. Anche Nole però si ferma, giocando un colpo decisamente comodo per Giotto, che si avventa sulla palla e firma il contro-break.

L’arbitro ovviamente non può fare nulla se non assegnare punto e game all’italiano. Operato l’aggancio sul 2-2, comunque, qualcosa inizia a scricchiolare nel gioco del n°123 del mondo, che non riesce più ad essere aggressivo come nella prima ora di gioco. Qualche gratuito di troppo costa un nuovo e doloroso break a Nardi. Senza fare niente di eccezionale Djokovic si porta sul 5-2, vede svanire due set point in risposta ma chiude poco dopo col servizio. 6-3 per il serbo, ancora comunque lontano dalla miglior condizione.

Terzo set: strabiliante Nardi, Djokovic si arrende impotente

Il piccolo e più che comprensibile calo da parte di Nardi – se proprio così bisogna chiamarlo, sempre ricordando chi ha di fronte – resta fortunatamente confinato nel secondo set. Fin dall’inizio del terzo Giotto riprende in mano lo scambio, tentando di essere sempre lui a fare gioco. Il dritto riprende a viaggiare meravigliosamente, ma è con uno splendido rovescio che il lucky loser azzurro si procura due break point consecutivi. Saranno tre in totale, unite alle altrettante opportunità di Djokovic per portarsi a casa il secondo gioco. La quarta è quella buona per il serbo, che impiega oltre 12 minuti per impattare sull’1-1 in un match più in bilico che mai.

Come nel primo set, a rompere per primo l’equilibrio è ancora Nardi, che sul 3-2 disputa un game senza un senso logico e si porta avanti di un break, confermato sul 5-2 senza tremare. Il livello di tennis espresso dal pesarese nel set decisivo è qualcosa di impressionante e, nel momento della verità, il braccio non trema. Dopo due ore e venti meravigliose Luca Nardi batte Novak Djokovic 6-4 3-6 6-3 e vola agli ottavi di un Masters 1000 per la prima volta in carriera.

Sarà Tommy Paul l’avversario di Nardi agli ottavi

L’incontro che, almeno sulla carta, si presentava come il più equilibrato della giornata è andato a Tommy Paul, che aumenta il numero di statunitensi agli ottavi di finale. Al n°17 del ranking è servita un’ora e mezza per avere la meglio su Ugo Humbert, recente vincitore del titolo a Dubai. Il francese ha sciupato un vantaggio di 4-2 nel primo parziale, perdendo gli ultimi quattro game del set, mentre nella seconda frazione gli è costato caro il break subito nel nono gioco. Paul si è così imposto per 6-4 6-4 ed è approdato agli ottavi, dov’è stato raggiunto qualche ora più tardi da un eroico Luca Nardi.