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Март
2024

Malore sulle piste, morto in val Pusteria il medico Parma: dolore e incredulità a Trieste

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Malore sulle piste, morto in val Pusteria il medico Parma: dolore e incredulità a Trieste

Aveva 63 anni. Si è sentito improvvisamente male mentre era a sciare in montagna. Il cordoglio di colleghi e pazienti

SESTO. Prima gli sci ai piedi, la neve fresca dell’alta Val Pusteria, le suggestive piste e poi l’improvviso malore e l’arrivo dell’elisoccorso. È morto così, domenica, tra le Dolomiti di Sesto, il 63enne Alessandro Parma, stimato medico di medicina generale, specializzato in malattie reumatiche e nefrologia. La notizia della sua prematura scomparsa è iniziata a circolare nella mattinata di ieri in città, tra il dolore e l’incredulità di quanti lo conoscevano e il dispiacere dei suoi pazienti, che avevano trovato in quel professionista una persona di estrema gentilezza, competenza, con una dedizione al lavoro non scontata.

Amava lo sci e il tennis

Sportivo, amante oltre che dello sci anche del tennis – frequentava il Circolo del tennis di Grignano –, delle corse in bicicletta e degli sport del mare, per Parma era il secondo fine settimana consecutivo sulle piste di Sesto. Era una persona allenata, che da buon medico si sottoponeva ai dovuti controlli. Insomma, non uno sprovveduto. Non c’erano state avvisaglie che qualcosa non andasse per il verso giusto, ma purtroppo il destino gli ha riservato una tragica sorpresa. Laureato in Medicina e Chirurgia all’Università di Trieste nel 1987 con 110 e lode, dal 1987 al 1998 aveva prestato servizio nella terza divisione di Medicina generale e nella sezione di Reumatologia dell’ospedale di Cattinara, prima in qualità di borsista ospedaliero, poi come assistente medico e infine con la qualifica di dirigente medico di primo livello. Nel 1992 si era specializzato in Medicina interna all’Università di Parma e nel 1996 in Nefrologia all’Ateneo triestino. Nel 1998, seguendo le orme paterne, decise di uscire dal sistema ospedaliero per aprire un ambulatorio come medico di medicina generale, senza mai mettere da parte gli studi, visto che nel 2001 conseguì il diploma triennale in omeopatia-omotossicologia, nel 2011 il diploma triennale in Osteopatia e Terapie manipolative.

Anche il padre era un medico

«Tra me e la medicina non è stato un colpo di fulmine, ho imparato con il tempo a conoscerla e apprezzarla», ammetteva Parma raccontandosi: «Mio padre era medico – ricordava – e la mia infanzia e la mia adolescenza sono state pervase giornalmente da un universo ricco di fonendoscopi, ricettari, camici bianchi e dialoghi pressoché incomprensibili in un medichese a me allora sconosciuto». A conquistarlo furono «il contatto che mio padre riusciva a stabilire con i suoi pazienti, teso ad aiutarli: questo mi ha spinto a intraprendere la mia strada, sviluppando una grande curiosità per l’osteoporosi». Il motto che cercava di trasferire ai suoi pazienti era: «Conoscersi meglio, per aggiungere vita agli anni e non solo anni alla vita».

Nell’ambulatorio il suo sostituto

Ieri, i suoi assistiti, arrivando nell’ambulatorio di via Oriani, hanno trovato ad accoglierli Paolo Pesce, il medico che condivideva lo studio con Parma. È toccato a lui informarli di quanto era accaduto. «Alessandro era un collega molto preparato, apprezzato dai pazienti oltre che per la professionalità anche per la disponibilità, la cordialità e la gentilezza», così Pesce. Il segretario della Fimmg Francesco Franzin, addolorato per la perdita del collega, ricorda di aver «condiviso con lui il servizio di Guardia medica: era una persona che mi piaceva veramente molto, seria professionalmente, e con la quale mi sono anche divertito».

Lascia la moglie e un figlio

Parma lascia la moglie e un figlio, Federico, allenatore del settore giovanile del Saturnia e collaboratore della squadra nazionale femminile U19. Il presidente della Federazione italiana canottaggio Giuseppe Abbagnale, insieme al consiglio federale, ha espresso ieri «a nome dell’Italia del canottaggio le più sincere condoglianze a Federico e alla sua famiglia in questo momento di grande dolore per la scomparsa del caro papà».